Haris Pašovic, nuovo direttore di Mittelfest, durante l’assedio di Sarajevo non si trovava nel suo Paese. Tuttavia Ma gli sembrò intollerabile che nell’Europa del XX secolo potesse avvenire un genocidio. Perciò decise di rientrare, pur a rischio personale, di tenere il teatro aperto sotto le bombe, e di mettere in scena il leggendario Aspettando Godot di Samuel Beckett, diretto da Susan Sontag. Non aveva dunque dubbi: lui la vita l’avrebbe data per la libertà. Si è dunque posto una domanda: per cosa darebbero invece la vita i giovani, che non hanno vissuto momenti così intensi della Storia. Da questa ricerca è nato lo spettacolo Per cosa daresti la vita?, in scena domani venerdì 13 lulgio al Giovanni da Udine, alle 20.30, che coinvolge 15 giovani millennial della Serbia e della Bosnia, i cui padri si erano fronteggiati probabilmente in quella guerra. Sono stati proprio l’esplorazione del loro mondo, e questo spettacolo premiatissimo in patria, a dare il tema a tutto il festival.
Tra gli altri appuntamenti di domani, alle 18 nella sala Civibank di Cividale la musica di Chopin di Un pomeriggio perfetto, eseguita dal polacco Tymoteusz Jan Bies perpianoforte, primo premio del Concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia edizione 2018, e in piazza Duomo, a Cividale, alle 23, uno dei concerti della sera più attesi: quello della sudafricana Simphiwe Dana, una voce dall’Africa oggi più che mai necessaria.
UN POMERIGGIO PERFETTO
Programma
Frédéric François Chopin
Preludio in do diesis minore op. 45
Selezione dai 24 Preludi op. 28
Barcarola in Fa diesis maggiore op. 60
Ballata n. 2 in Fa maggiore op. 38
4 Mazurche op. 17
Tymoteusz Gen Bies, pianoforte (Polonia)
Primo premio del Concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia edizione 2018.
Tymoteusz Bies è un pianista di ventidue anni. In quindici anni di educazione musicale ha collaborato con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra Sinfonica della Filarmonica della Slesia a Katowice, l’Orchestra Radiofonica Polacca, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca, l’Orchestra della Filarmonica Polacca di Opole. Continua ad accrescere la sua conoscenza e le sue capacità partecipando a masterclass con insegnanti di fama mondiale. Nel 2018Tymoteusz Bies vince il Concorso pianistico Internazionale del Friuli Venezia Giulia.
PER COSA DARESTI LA VITA?
Lo spettacolo inizia con la storia di Brahim Abdeslam, un terrorista che dopo la furia omicida nei ristoranti di Parigi ha raggiunto Boulevard Voltaire, è entrato nel caffè Le Comptoir Voltaire, ha ordinato una bibita e innescato il suo giubbotto esplosivo ferendo molte vittime. C’è un simbolismo misterioso nel fatto che Abdeslam abbia concluso la sua strage nella via e nel caffè che portano il nome del grande filosofo. Il terrorista è esattamente l’opposto di Voltaire, che aveva combattuto per l’uguaglianza e le cui idee hanno permesso a immigrati come la famiglia di Abdeslam di andare in Francia. Da qui lo spettacolo compie un viaggio affascinante esplorando le vite di personaggi reali quali Edward Snowden, Stephen Biko, Svetozar Marković, Bobby Sands, gli irlandesi dello sciopero della fame, Magda Goebbles, Gen Palach; Gerda Tarro; Ivo Lola Ribar, Stefan Zwieg; Antoine Artaud, Jean Améry, Andres Brevik e molti altri.
Il pubblico si siede insieme agli attori, per una maggiore immediatezza dello spettacolo. Lo spettatore è libero di decidere dove sedersi, cosa guardare e dove concentrare la sua attenzione. Così si dà molta più libertà agli spettatori, in segno di maggior rispetto nei confronti del pubblico rispetto ai posti fissi tradizionali. “Ci sono tre ragioni per cui ho incluso What Would You Give Your Life For? Nel programma di Mittelfest 2018. Io sono innanzitutto un artista. È la mia identità e nella mia prima stagione a Mittelfest non voglio essere identificato esclusivamente come il direttore di un festival. Inoltre, i giovani artisti provenienti dalla Bosnia Erzegovina e dalla Serbia sono la prima vera generazione del dopoguerra. Non ricordano la Guerra e non portano il fardello del passato. Lavorando con loro a questo spettacolo, mi hanno insegnato che il mondo dei Millennials è un mondo nuovo, diverso da qualunque altra generazione precedente. Questo ha ispirato il tema di Mittelfest di quest’anno”, spiega Haris Pašović
SIMPHIWE DANA è spesso definita una leggenda africana vivente. Nel modo è acclamata anche come erede di Miriam Makeba. La sua musica è una combinazione unica di musica jazz, Afro-soul, rap e tradizionale. Ad oggi Simphwie Dana ha pubblicato quattro album in studio (Zandisile, One Love Moment on Bantu Biko Street, Kulture Noir, Firebrand) e un CD live (The Simphiwe Dana Symphony Experience). Ha vinto il premio per Miglior Artista Femminile, Album dell’Anno, Miglior Album di Jazz Contemporaneo eMiglior Album di Jazz Vocale ai SAMA Awards per il disco The One Love Movement, e ha ricevuto una nomination ai BBC Radio 3 Awards come Miglior Attrice nella categoria Musica del Mondo – Africa. Dona con generosità la sua voce soul non soltanto al pubblico, ma ha dato voce a realtà sociali e politiche africane che voce non hanno. Questa coraggiosa sudafricana è la prima donna africana ambasciatrice per Amnesty International. Come attivista Simphiwe Dana ha partecipato anche a progetti di sviluppo. Nel 2016 è stata nominata Donna Africana dell’Anno. “Mi lascio guidare dalla musica. Mi libero della prigione del dover essere un certo tipo di artista. Faccio solo la musica che mi piace”, testimonia Simphiwe Dana.