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MITTELFEST 2015: IL TESTO DI PIETRO SPIRITO PER DAVID RIONDINO e skin me il 20 luglio

MITTELFEST 2015: IL TESTO DI PIETRO SPIRITO PER DAVID RIONDINO e skin me il 20 luglio

“Si va a fondo affondando. Si va a fondo della faccenda sprofondandosi in essa. Il fondo della questione è questo, se andare a fondo o meno…”. Il mio nome è Nettuno è un progetto teatrale originale prodotto dal festivalLagunamovies di Grado, riallestito appositamente per Mittelfest 2015: un testo inedito del giornalista e scrittorePietro Spirito per la voce narrante di David Riondino, in scena al festival lunedì 20 luglio, alle 18.00 alla Chiesa di San Francesco. Lo spettacolo occhieggia a un florilegio di naufragi “eccellenti”

David Riondino

David Riondino

della storia e della letteratura di ogni tempo. Da Ulisse a Robinson Crusoe, dalla antropofaga deriva della fregata Medusa alla notte di fuoco e cannoni del brick Mercure… “A ben guardare – sospira in scena l’io narrante – vorremmo tutti essere tirati su dal fondo, quando tocchiamo il fondo. Il punto è che il fondo non si tocca mai …”. È dai nostri giorni che lo spettacolo si apre, dall’evocazione di drammatici e recenti naufragi che insanguinano le sponde del Mediterraneo per risalire fino ad eventi legati al mito. Racconti che scorrono, per immagini di sabbia: quelle disegnate dall’artista Massimo Ottoni, sotto gli occhi del pubblico, proiettate in diretta su grande schermo. Sabbia per trasformare come in un sogno una figura in un’altra figura, una storia in un’altra storia. Lo spettatore entra in un incantesimo di immagini di sabbia e di suoni grazie dalle alchimie polistrumentali di Christian Ravaglioli. A David Riondino il compito di restituire le emozioni, i palpiti, i colpi di scena infiniti dell’umano peregrinare fra le onde del mare e le onde della vita.

Un ulteriore, atteso appuntamento teatrale, è quello delle 20.00 al Teatro Ristori. Reduce da un applauditissimo debutto, approda a Cividale in seconda data nazionale, il nuovo spettacolo di un regista visionario, attuale e capace di tenere testa a classici e contemporanei come Antonio Latella, realizzato appositamente per l’interpretazione diCandida Nieri, Ma, dove il regista riprende il discorso con uno dei suoi autori d’elezione, Pier Paolo Pasolini, dando luce, stavolta, all’icona materna, così presente nel cinema e nella scrittura del poeta di Casarsa. In ogni vittoria, in ogni sconfitta di Pasolini, la madre è accanto a lui. Nel suo cinema, è  il perno attorno a cui ruota tutto. Sguardi di madre potenti e violentati da un dolore ancestrale: uno su tutti, quello di Anna Magnani in Mamma Roma.

Ispirato da un cuore bambino che si apre ai cambiamenti è l’appuntamento di Mittel_Figura Out: spettacolo senza parole che utilizza la musica, i suoni, l’onomatopea come amplificatori di sentimento, un viaggio di ‘formazione’ fuori dallo stretto orizzonte del Sé (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 18.30).

SKINME61-940x620In prima nazionale al festival, alle 22.00, uno spassoso zigzag tra danza e musica dal vivo con la “sfrontata” compagnia ungherese protagonista di Skin me, una produzione di SÍN Culture Centre di Budapest che incurante di mode e tendenze, sprigiona tutta la sua contagiosa energia. Un divertente studio sull’amore, le relazioni, le pulsioni umane, tra desiderio e gelosia con carnale audacia.

La serata di lunedì sarà conclusa dal primo appuntamento di quest’anno con la sezione che unisce il Cinema alla musica dal vivo a cura di Roberto Calabretto dell’Università di Udine. Alle 22.30 nel suggestivo spazio del Castello Canussio il primo lungometraggio ispirato dal più classico tra i romanzi sottomarini Ventimila leghe sotto i mari, con la musica dal vivo del Juri Dal Dan Trio e partecipazione straordinaria di Federico Missio.

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