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Movimento 1%, il sistema culturale friulano si mobilita

Ieri pomeriggio alle ore 17, presso il Cinema Visionario di Udine, gli esponenti del panorama culturale della regione si sono riuniti per confrontarsi sui pesanti taglia che è destinata a subire ancora una voltala Cultura.Dopole recenti indiscrezioni riguardo la diminuzione di contributi regionali da destinare al campo artistico – culturale, con una riduzione di quasi il 65%, si è creato il Movimento 1%, alla quale hanno aderito associazioni teatrali, musicali, sindaci, comuni e singoli cittadini. Movimento 1% che sta a indicare la soglia minima di finanziamenti che dovrebbe ricevere il settore artistico e culturale.

La sala di ritrovo è gremita e il confronto inizia con la proiezione di un video in cui Giuseppe Battiston legge il discorso tenuto dal presidente Napolitano il 15 novembre 2012 agli Stati Generali della Cultura.

“…Fate valere le vostre legittime preoccupazioni, esigenze, insofferenze, proteste. Fatele valere con il massimo sforzo di razionalità e di responsabilità, perché solo così potremmo portare la cultura più avanti e il paese fuori dalla crisi.” Giorgio Napolitano

In seguito la parola è passata al presidente dell’Arts FVG (Associazione Regionale per il teatro e lo spettacolo) che ha letto il documento elaborato dal Movimento 1%. L’attenzione è incentrata sull’incomprensibile rinuncia della regione nell’investimento sulla cultura, comportamento che porterebbe a un inesistente risparmio economico e anzi provocherebbe ulteriori spese sociali per la perdita del posto di lavoro degli oltre mille addetti che si occupano di arte, musica, teatro e cinema. Il movimento non intende occuparsi di casi specifici, non è questo lo scopo dell’aggregazione; il movimento vuole rappresentare l’intero sistema culturale. “La cultura è un bene primario per il cittadino e per la comunità”.

L’elenco degli enti e delle persone che hanno aderito al Movimento 1% è stato rivelato da Luca Giuliani della Cineteca del Friuli, il quale ha inoltre letto il documento di Carlo Azelio Ciampi del maggio 2003. Sono intervenuti poi Massimo Gabellone, rappresentante per il settore musica, che ha ribadito l’importanza che quest’arte ha avuto nella storia dell’Europa e dell’Italia e ha inoltre chiarito che chi si occupa di cultura non è da considerare come un ‘saltimbanco’ ma anzi è un professionista che produce ricchezza; Renato Manzoni direttore del ERT e rappresentante del settore teatro ha spiegato l’importanza di sinergie tra i vari settori.

Un ulteriore contributo all’evento è stato dato da Francesca Cima, attraverso una video proiezione. Francesca Cima è una delle fondatrici della Indigo Film e attraverso il suo intervento ha voluto specificare l’importanza di considerare il sistema artistico – culturale dal punto di vista imprenditoriale. Il settore culturale come produttore di ricchezza economica, di possibilità occupazionale e di aggregazione sociale. Ricollegandosi al discorso della Cima è intervenuto il rappresentante del settore cinematografico, il quale ha illustrato la professionalità e l’importanza di questo settore nella regione. Il film ‘L’estate di Giacomo’ ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello mondiale e molti altri lavori prodotti dalle friulane Tucker Film e Faber Film hanno permesso a tanti operatori di imporre il loro talento nel mondo del cinema.

Breve intervento anche dell’assessore Reitani, rappresentante per il Comune di Udine, il quale non solo ritiene la cultura fondamentale per la provincia di Udine ma sottolinea il fatto che la provincia  destina alla cultura oltre il 6% dei finanziamenti pubblici.

Piccolo intervento anche da parte di Debora Serracchiani, che ha esortato i governi, a considerare la cultura un settore produttivo. “Fino a quando non verrà considerata tale, la cultura sarà sempre tagliata.”

Tagliente è invece l’intervento del giornalista triestino Paolo Rumiz. Parla degli errori della sua città, del problema culturale del paese che non ha più l’idea di Cultura e elargisce fondi solo per favoritismi e consensi.

 

Art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Carlo Liotti

© Riproduzione riservata

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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