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Nella solitudine dei campi di cotone, prima italiana per Contatto/Blossom

Nella solitudine dei campi di cotone, prima italiana per Contatto/Blossom

 

Sabato 18 luglio un nuovo importante debutto – in prima italiana –  a Contatto Blossoms/Fioriture, la stagione ideata dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG che porta le visioni e le esperienze i Teatro Contatto all’interno del programma di UdinEstate20.


La Chiesa di San Francesco diventa per due mesi – repliche ogni giorno fino al 22 settembre (domeniche e 15 agosto riposo, 7 repliche con inizio ogni ora, dalle 15 alle 21) –  teatro ideale di un evento creato da Mario Martone a partire dal testo teatrale del drammaturgo francese Bernard Marie Koltès, Nella solitudine dei campi di cotone. 

Si tratta di un’installazione sonora e abitabile in forma di labirinto in cui potranno entrare ogni volta due soli spettatori. 

Nel suo attraversamento, echeggia racconto di uno dei testi più perturbanti di Koltès, una vertigine di forte suggestione lirica, con le voci inconfondibili di Claudio Amendola e Carlo Cecchi.

La nuova edizione del progetto di Mario Martone  – che originariamente nasce come radiodramma per Rai Radio Tre nel 1998 e successivamente è andata in scena per il teatro per la produzione del Teatro delle Marche e della Rai  – è diventato una produzione CSS in un riallestimento curato da Fabrizio Arcuri. Al progetto darà il suo contributo, nella cura del paesaggio sonoro dell’installazione, anche il musicista e compositore Teho Teardo.

Scritto da Bernard-Marie Koltès nel 1986, Nella solitudine dei campi di cotone ha per tema un incontro per un non precisato commercio. In un luogo indefinito che è “un pezzetto di mondo”, nell’ora indistinta e fugace fra giorno e notte, un venditore (il Dealer) cerca il suo cliente (il Cliente), senza che si sappia mai cosa sia oggetto della sua vendita, forse perché inconfessabile o perché l’affare chiama in causa il desiderio.
Koltès rivoluziona i canoni drammaturgici, e fa sì che protagonista sia la “situazione”, più che i “personaggi”, avvolgendo le parole del testo di un’irresistibile ambiguità, in un fiorire vertiginoso di parole, dilatando una trattativa di pochi secondi a un’ora di contrattazione. Il commercio diventa allora seduzione, adescamento, corteggiamento, in un clima di crescente sensualità, in un dialogo astratto che chiama in causa la vita stessa e la morte. 

Un dialogo sospeso e misterioso che gli spettatori – due alla volta – vivranno come un’esperienza immersiva attraversando uno spazio creato ad hoc per Udine all’interno della Chiesa di San Francesco, per un incandescente, perturbante incontro con l’Altro.

“Avevo scelto il testo di Koltès   – spiega Mario Martone – perché mi sembrava molto adatto per un ascolto: un lungo dialogo in cui ogni battuta è un monologo, l’incontro solitario e casuale tra un uomo che vende qualcosa (il Dealer) e qualcuno che potrebbe comprare qualcosa (il Cliente), e questo qualcosa è il mistero”.

Prevendite: Biglietteria Teatro Palamostre, dal lunedì al sabato, orario: ore 17.30-19.30 – [email protected]., tel. 0432 506925.
Biglietti online sul circuito vivaticket. Altre info: www.cssudine.it 

Prenotazioni last minute: verificare la disponibilità di eventuali posti liberi in giornata al numero 0432.506925 o direttamente all’ingresso della Chiesa di S. Francesco 

 

About Maria Teresa Ruotolo

Nata a Udine nel 1970 vive a Grado. Giornalista Pubblicista dal 2004; Laurea in Scienze Politiche indirizzo politico sociale collaborazione varie: con il Consorzio Agenti Immobiliari per la redazione dell’editoriale di Corriere Casa Nord Est; con Gruppo Sirio per la redazione di articoli pubblicati sul periodico Business Point e altre varie collaborazioni per la redazione di articoli di attualità e politica.

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