Sei mesi di registrazione in tempo reale, da giugno a oggi, dell’incontro tra arte e lavoro: questo lo spirito del progetto ON Hair, nel salone Malisano by di Vicolo Pulesi, 1 a Udine. Sei artisti hanno esposto mensilmente in questo luogo di lavoro – un negozio arredato dall’architetto Enrico Franzolini nel centro storico di Udine, all’interno di un’architettura esemplare del ‘900 disegnata da Gino Valle – e si sono applicati nell’esplorazione/esposizione di un’ultima frontiera aperta tra autori, committenti, pubblico, con dispositivi, atti, comunicazione e feedback commerciali, strettamente intrecciati e annodati tra loro. A metà di un percorso che continua anche nel 2015, Malisano by presenta giovedì 11 dicembre alle 18.30 un catalogo in forma di calendario in tiratura limitata dedicato agli artisti e ai clienti dello spazio, che restituisce il tempo degli avvenimenti che sono nati in questi primi sei mesi di commistione tra l’arte e il luogo di lavoro. ON Hair, infatti, presuppone che in partenza ci sia un negozio, o un’attività commerciale, dedita alla definizione di un’estetica del corpo attraverso la modellazione dei capelli. Attorno a questa attività, fatta di clienti, lavoranti, immaginario pubblico, strategie commerciali, artigianato, professionalità, relazioni, si parassitano gli artisti, che attingono spunti, strumenti, gesti, processi, forme, contenuti per approntare una deriva al linguaggio dell’arte prodotta dai nuovi processi produttivi e dalla loro comunicazione.
La ricerca della bellezza all’interno di Malisano by ha coinvolto nel 2014 gli artisti Sara Busiol, Massimo Rizzi, Alice Biondin, Agostino Mansutti, Serena Osti e Francesco Poiana.
«Dentro questo spazio – spiega Paolo Toffolutti, curatore del progetto assieme a Malisano by – oltre ai clienti disposti a farsi frizionare, lavare, pettinare, tagliare i capelli, ci si insinuano degli “esseri artisti”, delle persone che non sono proprio venute li per farsi fare la messa in piega; sono venuti come archeologi, antropologi, agrimensori, geologi, per staccare frammenti da questa storia materiale fatta di emozioni, attese, sguardi, desideri, precisione. Si tratta – prosegue Toffolutti – di esploratori, loro malgrado, capaci di farci sorprendere ed estraniarci dal circostante, capaci di indurre un’ordinaria follia entro una magica ed effimera quotidianità. Ecco allora la fenomenologia di rumori, odori, pesi, misure, sguardi parole che sono traslati per essere gramma di una nuova sintassi approntata per dare forma a nuovi tracciati narrativi, nuove geometrie, per costruire nuovi mondi».
Durante la presentazione del calendario di giovedì 11 dicembre, ci sarà una raccolta fondi, a favore dell’Associazione- Delegazione Trapiantati di Fegato FVG Onlus per l’acquisto di un macchinario di ultima generazione (Broscan) che permette di fare delle biopsie non invasive e in poco tempo (una trentina di minuti) che possono essere paragonate a ecografie, ma che raccolgono e leggono più in profondità delle attuali ecografie. L’utilizzo di tale macchinario porterebbe notevoli vantaggi sia per i pazienti per la non invasività dell’esame che per la struttura ospedaliera che vedrebbe i suoi costi notevolmente ridotti. Tale macchinario, con l’aggiunta di opportune schede, permetterà le biopsie non solo al fegato ma anche in altri parti del corpo oggetto di indagine. Seguirà un rinfresco curato da Ginger e accompagnato dalle cantanti del “Taricani – Gruden duo”.