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ONDE MEDITERRANEE GRAN FINALE A MONFALCONE….

OndeLab spara il suo “colpo finale” e si prepara ad accogliere i Subsonica (già tantissimi i biglietti venduti in prevendita!), evento clou dell’estate in Provincia di Gorizia. A Marina Julia, portati dall’Associazione Onde Mediterranee (unica tappa in regione), lunedì 9 luglio alle 21.30 salgono sul palco gli artisti della notissima band piemontese.
Dopo il trionfale Istantanee Tour che ha celebrato, davanti molte migliaia di persone, il suo quindicesimo compleanno, i Subsonica continuano i festeggiamenti con la nuova tournée estiva che tocca nuovamente Monfalcone (Onde li aveva avuti ospiti nel 2002 in un affollatissimo Stadio Comunale). Critiche entusiastiche e l’accoglienza strepitosa del pubblico hanno salutato le tappe italiane del tour: in quindici anni di carriera 6 gli album pubblicati, centinaia di migliaia di dischi venduti, concerti live sempre gremiti, e riconoscimenti di calibro: i Music Awards europeo ed italiano, il Premio Italiano della Musica e il Grinzane Cavour. Palazzetti e sale sold out e pubblico entusiasta per una band che, dai Novanta, ha ridisegnato le frontiere della musica italiana, tra rock ed elettronica, dal funk al posse, al cyber punk, tra “poesia e denuncia, sussurro e narrazione” senza la paura di osare.

Dopo l’ultima, esplosiva tappa di OndeLab Onde Mediterranee invita il pubblico nuovamente a Monfalcone, dove inizia martedì 10 luglio la sesta edizione di Lettere Mediterranee, la rassegna di approfondimento che dal 2007 invita diverse personalità della letteratura,  della cultura, della ricerca, del giornalismo per confrontarsi e dialogare sul tema generale e amplissimo del Mediterraneo. Non “solo”, dunque, una rassegna letteraria, ma anche un luogo di confronto e di riflessione per parlare del Mare Nostrum, della sua storia, delle sue problematiche e delle sue trasformazioni sociali e culturali in senso lato.

All’organizzazione di “Lettere Mediterranee”  ha collaborato con grande energia ed entusiasmo anche la Libreria Ubik – Rinascita di Monfalcone, mettendo a disposizione dell’Associazione Onde Mediterranee anche i contatti con gli uffici nazionali di Ubik che hanno contribuito alla creazione di diversi importanti contatti.

 

Dopo gli illustri ospiti delle precedenti edizioni (Serge Latouche, Moni Ovadia, Gianantonio Stella, Vauro, Margherita Hack, Franco Cassano, Massimo Carlotto, Luigi Lombardi Vallauri, Barbara Schiavulli, Flavio Soriga, solo per citarne alcuni), quest’anno “Lettere” torna con un doppio incontro per ogni serata: dieci autori in cinque giorni per parlare di finanza, società, storia, evoluzioni mediatiche, economia.

Gli incontri, con inizio alle 20.30 (tutti a ingresso libero) si svolgeranno nella centralissima piazza pedonale Falcone e Borsellino, dove tradizionalmente si ambientano sin dalla prima edizione, e saranno introdotti da Fabio Turchini (brillante intellettuale udinese, scrittore, laureato in filosofia e specializzato in discipline psicologiche nell’ambito dello sviluppo aziendale).  In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno nella Sala conferenze della Biblioteca Comunale.

 

Aprono la rassegna, martedì 10 luglio, Andrea Baranes e Italo MoscatiBaranes, che parla di Finanza per indignati è presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica della rete di Banca Etica, oltre che autore di diversi titoli di economia “alternativa” e redattore di riviste specializzate del settore. Italo Moscati (regista, sceneggiatore e critico cinematografico, oltre che scrittore) porta il titolo L’albero delle eresie. Dagli anni inauditi e travolgenti agli anni che ci attendono (ed. Ediesse), uno spaccato di società dagli anni Sessanta ad oggi, raccontato attraverso l’”intrusione” dei più vari personaggi, da Carmelo Bene a Stanley Kubrik, da Fabrizio de Andrè a Jimi Hendrix.

Mercoledì 11 luglio la serata è dedicata interamente all’oltreconfine della ex Jugoslavia e all’area Balcanica. Azra Nuhefendic (giornalista di Sarajevo, autrice di formidabili reportage per Nazione Indiana e Osservatorio dei Balcani, che da anni collabora anche con Il Piccolo) propone Le stelle che stanno giù, “diciotto cronache, in gran parte inedite che narrano pezzi di vita di un Paese scomparso (la Jugoslavia) e di un Paese che presto potrebbe scomparire (la Bosnia Erzegovina). Accanto a lei, a raccontare il volume, anche il prof. Elvio Guagnini. L’altro ospite dell’incontro è Božidar Stanišić, autore bosniaco, professore di lettere a Sarajevo, dal ’92 residente a Zugliano (dove collabora col Centro Balducci), che parla della sua collaborazione al volume Sul fascismo del grande diplomatico e premio Nobel Ivo Andrić.

Giovedì 12 luglio sono il sarcasmo, la fantasia, l’ironia a farla da padrone: a cominciare da Ettore Gobbato che, con No gol bal (ed. Kappavu) che restituisce una visione completamente diversa del mondo del calcio e, attraverso esso, una concezione del mondo vista da un osservatorio originalissimo. E nella stessa sera uno degli ospiti più attesi della rassegna: Oliviero Beha con il suo pamphlet di denuncia Il culo e lo stivale. I peggiori anni della nostra vita (ed. Chiarelettere), acclamato al Salone del Libro di Torino lo scorso maggio. La prefazione di Franco Battiato lo propone come un “libro che lascia il segno”. E non dubitiamo, se pensiamo alla personalità dell’autore (giornalista, oggi editorialista de Il fatto quotidiano, da anni noto alle platee per i suoi contributi critici come espertissimo giornalista calcistico). Il volume denuncia la situazione di degrado culturale dell’Italia di oggi.

Venerdì 13 luglio due interventi tutti “giocati in casa” e ambientati nella più intima storia vissuta sui nostri confini. Stampa e Storia, la libreria storica e casa editrice monfalconese che da anni si occupa della Grande Guerra e dei vari aspetti storici del territorio del Friuli Venezia Giulia e della vicina Slovenia, presenta il nuovo volume Viva il fascio e l’acqua calda. Una storia sangiacomina nella Trieste dell’altro secolo, di Lucio Fabi, storico e consulente museale triestino. Da Trieste a Gorizia con La domenica delle scope e altre storie di confine (ed Libreria Editrice Goriziana), del monfalconese Roberto Covaz. Firma storica delquotidiano Il Piccolo (oggi responsabile alla redazione di Gorizia), Covaz ha pubblicato come scrittore molti titoli con diverse case editrici e oggi propone un romanzo leggero e profondo su un particolarissimo episodio storico del dopoguerra che ha segnato il territorio goriziano.

Un finale in grande stile è atteso per sabato 14 luglio, con due grandi protagonisti della vita culturale italiana. Il primo è Davide Enia, che molti ricordano come attore (oltre che autore) di teatro: palermitano, Enia si è occupato anche di testi per la radio, e quello che presenta a Monfalcone è il suo primo romanzo. Eppure con il suo Così in terra (ed. Dalai) è stato apprezzatissimo al Premio Strega proprio nel 2012 e ha ricevuto critiche entusiastiche per la “scrittura carnale, per l’energia misurata e passionale allo stesso tempo. La serata finale ospita anche un altro nome, strettamente legato allo sviluppo sostenibile e noto ai più per le sue partecipazioni al format radiofonico Caterpillar di Radio 2: si tratta del professor Andrea Segrè, oggi Preside della Facoltà di Agraria di Bologna, preparatissimo ricercatore e attivissimo divulgatore di diverse iniziative, appunto, per lo sviluppo sostenibile (non ultima quella di Last Minute Market, proposta anche in regione sotto diverse forme). A Monfalcone Segrè spiega L’economia a colori (Einaudi) non solo da “tecnico”, ma anche da uomo appassionato e chiarissimo didatta: “Un’idea di società fondata sull’ecologia economica”.

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