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Deo patri sit gloria Il canto gregoriano nella musica di Duruflé
Officium Consort

Deo patri sit gloria Il canto gregoriano nella musica di Duruflé

Domenica 4 settembre, ore 20.30 Abbazia di Sesto al Reghena
Lunedì 5 settembre, ore 20.30 cattedrale di San Giusto, Trieste

L’influenza dell’antica monodica nelle composizioni sacre di Maurice Duruflé. Questo è il tema del concerto a cura dell’Officium Consort Deo patri sit gloria, realizzato col sostegno di Fondazione Crup, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Pordenone, in programma domenica 4 settembre nell’abbazia di Santa Maria in Silvis, a Sesto al Reghena e lunedì 5 settembre nella cattedrale di San Giusto a Trieste, all’interno della 39^ edizione di “Settembre Musicale”, sempre alle 20.30. Maurice Gustave Duruflé, di cui ricorrono quest’anno i trent’anni dalla morte, fu compositore e organista titolare a St. Etienne-du-Mont a Parigi per più di quarant’anni. Dell’intero suo corpus compositivo l’Officium Consort, assieme alla giovane organista Elisabetta Tonizzo, con la direzione di

Elisabetta Tonizzo

Elisabetta Tonizzo

Patrizia Avon, propone l’ascolto di due tra le composizioni sacre più conosciute: il trittico Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) per coro virile e organo, e la Messe Cum Jubilo op. 11 (1966) per baritono solista e coro virile, nella prima versione scritta che prevede l’accompagnamento d’organo. Baritono solista Carlo Roni. Il fascino e la bellezza del canto monodico hanno da sempre ispirato i compositori di varie epoche musicali, dal barocco sino ai giorni nostri: essi hanno potuto attingere da questo ricco patrimonio per restituire, in particolare al canto gregoriano, una sorta di seconda giovinezza. Questa apparente contrapposizione tra la semplicità e l’austerità del canto gregoriano e le sonorità raffinate e ricche di sfumature tipiche della musica francese del secolo scorso, è il tema che muove l’Officium Consort in questo nuovo progetto musicale: la possibilità di proporre, a fianco del repertorio gregoriano, da anni patrimonio consolidato del coro, una sorta di rielaborazione dello stesso in chiave moderna nelle composizioni di Maurice Duruflé, uno tra i più rappresentativi compositori francesi del secolo passato, che nella stesura delle sue opere ha spesso attinto all’antico, traendone le fondamenta delle sue composizioni. Elisabetta Tonizzo, classe 1994, si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio di Udine sotto la guida del prof. Beppino Delle Vedove. Nel 2015 vincendo il primo premio ex equo, del concorso di Castrocaro Terme (FC) per migliori diplomati dell’anno. Attiva come organista liturgica da oltre 11 anni, svolge numerosi concerti come solista all’organo, o accompagna concerti con altri strumenti o di formazioni corali. Tra le collaborazioni più significative: il Coro Polifonico Sant’Antonio Abate di Cordenons, il Coro del Friuli Venezia Giulia, l’Accademia d’archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento.

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