Venerdì 11 marzo alle ore 16.00 e alle ore 18.00 PER IL FILM “UN ANNO DI SCUOLA”
Si torna all’Auditorium del Salone degli Incanti – Ex Pescheria con una doppia proiezione del film “Un anno di scuola” di Franco Giraldi, alle ore 16.00 e alle ore 18.00 di venerdì 11 marzo,nell’ambito del programma di incontri promossi per la mostra “Due fronti, una città” e organizzati da La Cappella Underground.
Tratto dai racconti di Gianni Stuparich, il film è ambientato a Trieste e girato al Liceo Dante: prodotto da Raidue, è stato mandato in onda in due puntate (8 e 10 giugno 1977). Come si legge dalle critiche,“Franco Giraldi non ha soltanto reso, con l’abituale finezza, un buon servizio allo scrittore triestino Stuparich, ma ha rievocato in
modo attendibile il clima storico-culturale della gioventù triestina del tempo e sottolineato l’attualità della volitiva e spregiudicata Edda, ritratto di una donna coraggiosa, capace di svelare tutte le piccole contraddizioni di una Trieste e di un Impero verso la catastrofe della Prima guerra mondiale”.
Nato a Comeno, oggi Komen in Slovenia, di madre carsolina di cultura slovena e di padre istriano di cultura italiana, Franco Giraldi cresce tra San Daniele del Carso (oggi Štanjel), dove entra in contatto con la
resistenza partigiana, e la lacerata Trieste del dopoguerra. Distante dai salotti romani Franco Giraldi rivede alcuni passaggi cruciali del cinema italiano: dal fenomeno del western all’italiana alla commedia
all’italiana, fino alla cosiddetta televisione d’autore, con interessanti trasposizioni letterarie e in cui maggiormente si riflette la delicata malinconia mitteleuropea dell’uomo di frontiera.
“Un anno di scuola” sottolinea particolarmente il legame tra la città e il Carso: numerose sono infatti le sequenze, a cominciare dall’incipit del film, in cui vediamo la protagonista (Laura Lenzi) impegnata in un’arrampicata sul ciglione carsico che sovrasta la Napoleonica. Notevole nel film è anche la presenza della Val Rosandra
(molto raramente usata come location cinematografica). Non mancano i luoghi più classici di Trieste (piazza Unità, Molo Audace, le Rive…), ma anche prospettive e scorci inediti, come lo splendido palazzo in stile Liberty di via Tigor al civico 12, già cinematograficamente rivelato da “Senilità” (1962) di Mauro Bolognini, e più tardi utilizzato in sequenze del film televisivo“Appuntamento a Trieste” (1987) e “La coscienza di Zeno” (1988)
di Sandro Bolchi.
Andrea Forliano