E’ online il videoclip di Pinguini, il brano con cui i Titoli di coda si sono aggiudicati il Biella Festival 2015 il cui premio, appunto, è la realizzazione di un video. “Da due anni abbiamo deciso di offrire questo premio che, oltre ad essere concreto, consente agli artisti di dotarsi di uno strumento promozionale in linea con le esigenze di comunicazione dei nostri giorni – ha spiegato Giorgio Pezzana, direttore artistico del Festival”. Non a caso da questa edizione 2016 il Biella Festival si è sdoppiato e, a fianco al bando per una canzone d’autore originale, è stato presentato per la prima volta il bando di Biella Festival Music Video, riservato ai videoclip realizzati dal 1° gennaio 2015 al 31 maggio 2016.
Il divertente video di Pinguini è scaturito da un’idea di Franco Marassi che ha curato anche la regia del progetto, in collaborazione con l’Associazione Anniverdi Artistica e l’ATL di Biella ed è stato girato interamente nell’interland biellese toccando oltre una ventina di location sparse sul territorio: “Tante ore di girato, tanti caffé e veloci pranzi per sfruttare la poca luce invernale delle nostre valli e tanti i volti stupiti di chi ci ha visti lavorare per strade, boschi, monti e praterie” ha raccontato il regista.
Particolare e simpaticissima la scelta dello storyboard : data la genericità del testo e la scelta del gruppo di non comparire nel video, Marassi e il suo staff hanno deciso di utilizzare come protagonista il Pinguino azzurro di Cracking Art prodotto da L.A.P. di Sagliano Micca in Polietilene riciclabile per la mostra sul Filo della lana ed ancora oggi esposto a forma di ponte sul torrente Cervo a Biella. La scelta non è stata casuale, Marassi ha infatti voluto utilizzare un oggetto ideato e realizzato a Biella; insomma 100% Made in Biella !
Il pinguino, azzurro come la lunga fila di suoi simili sospesa da anni sul torrente Cervo, è stato trasportato un po’ ovunque: dalle vie cittadine al lago di Viverone, dalle vette della Valle d’Oropa passando attraverso parchi naturali quali la Bessa e la Baraggia, per inerpicarsi sulla via ferrata dell’Infernone; è stato visto tuffarsi da un antico ponte in pietra della Valle Cervo e passeggiare tra le rue del Ricetto di Candelo e il borgo medievale del Piazzo. Ha visitato il Santuario di Oropa e quello di San Giovanni di Andorno, è stato sulle piste da sci di Bielmonte ….
“Insomma” conclude Marassi “un tour a 360° durato circa tre mesi neil corso dei quali io e l’operatore Alfredo Minervini ci siamo divertiti nel realizzare i suoi costumi, animarlo con carrelli dedicati, imbragarlo, legarlo, tuffarlo e trasportarlo davvero ovunque …”.