Antropologia e fotografia si incontrano nella mostra fotografica “Il soffio degli antenati” allestita nella sala esposizioni della Biblioteca civica di piazza XX Settembre che verrà inaugurata giovedì 6 settembre alle 18.00. Rimarrà aperta fino al 20 ottobre e sarà visitabile dal martedì al sabato ore 9.00– 19.00 con ingresso libero. Il progetto, realizzato da Marco Aime con la produzione della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, propone una lettura visiva dell’Africa e delle sue molteplici anime in un racconto suggestivo e poetico, accostando gli aspetti umani alle rappresentazioni fotografiche Una mostra di parole e di immagini, in cui tradizionali proverbi africani accompagnano gli scatti realizzati dall’autore in Mali, Benin, Ghana, Malawi, Tanzania, Congo e Algeria.“E’ un viaggio nella tradizione africana” – commenta l’autore Marco Aime – “Una serie di fotografie che tenta di restituirne la vitale bellezza specchiandola nell’antica e icastica saggezza
dei proverbi. Alla carica sapienziale della cultura orale si affiancano così delle concrete microstorie, spesso riassunte in un volto scolpito dalle fatiche della vita o in un luminoso sorriso. Un percorso fatto non solo di molteplici incontri, fra l’autore con le persone ritratte, ma anche di due sguardi in un gioco di rimandi intrecciati. Settantasette immagini – prosegue Aime – che evocano alcuni aspetti fondamentali del mondo africano: la vecchiaia, la solidarietà, la famiglia, l’amicizia. Il soffio degli antenati – dal titolo ispirato ai versi di Birago Diop, poeta senegalese che aderì al movimento della Negritudine – intende catturare e reinterpretare il misterioso sapere che proviene dal passato e forse rappresenta l’ultimo soffio di una storia che finisce, ma la cui forza evocativa sopravviverà ancora, se sapremo ascoltarla”
La mostra patrocinata dal Comune di Pordenone – assessorato alla cultura – è organizzata nell’ambito di Dedica Incontra dall’Associazione culturale Thesis, in collaborazione con la Biblioteca civica, gode del contributo della Regione FVG e di Turismo FVG ed è sostenuta della BCC Pordenonese.
Biblioteca: L’attore nell’antica Roma,
Dell’attore nell’antica Roma, del ciclo di incontri “L’attore tra arte, tecnica e mestiere”, ne parlerà Carlo Pontesilli, mercoledì 5 settembre alle 18 nella sala conferenza della Biblioteca civica di Piazza XX Settembre. Verrà affrontato appunto il ruolo dell’attore nell’antica Roma, che non è più l’interprete di gesta eroiche e mitologiche come nell’antica Greca, ma è impiegato tra feste trionfali, mimi e giostre. Superato nel gradimento popolare dai gladiatori che combattevano nelle arene, l’attore è interprete di una teatralità effimera, relegato a spettacoli infimi e volgari, reclutato fra gli schiavi e i liberti, che socialmente equivalevano agli infames.