Un racconto con immagini e parole per descrivere i due corsi storici di Pordenone, che sono stati e sono tutt’ora il fulcro identitario della città. Le immagini sono disegnate a mano, a china e acquerello, palazzo per palazzo, dall’architetto veneziano Pierfranco Fabris, le parole sono quelle dello studioso Fulvio Comin, che di 56 palazzi ricostruisce i tratti storici salienti. Questa è Pordenone La Città
Dipinta, una mostra che racconta tramite pannelli esplicativi e una selezione dei disegni originali i 1964 metri del lato destro e del lato sinistro di quello che possiamo definire il Canal Grande di Pordenone: una affascinante ed emozionante passeggiata virtuale nella storia.
“Una mostra – afferma il sindaco Alessandro Ciriani – che va al cuore della storia cittadina, senza dimenticare i tempi più recenti, con l’omaggio alle 100 famiglie che con le loro storiche attività commerciali sono state (e in alcuni casi continuano a esserlo) punto di riferimento della comunità pordenonese, rendendo vivo il centro storico”.
Nel Cinquecento la città sul Noncello così appariva a Marin Sanudo: «Pordenon è bellissimo, pieno di caxe, con una strada molto longa, si entra per una porta e si ensse per l’altra; va in longo».
“Una fascinazione – sottolinea l’assessore alla cultura Pietro Tropeano – che continua ancora oggi e ci spinge ad alzare lo sguardo per ammirare architetture, affreschi e decori dei palazzi che si affacciano sui due corsi cittadini. “Una fatica” che l’allestimento della mostra ad
altezza d’uomo ci risparmia, consentendoci così sia di ammirare i preziosi dettagli, che godere della visione d’insieme”.
Organizzata da Comune di Pordenone e Biblioteca dell’Immagine, in collaborazione con Camera di Commercio, Ascom-Confcommercio Pordenone, Crédit Agricole Friuladria, Rotary club Pordenone e Pordenonelegge, la mostra collocata al primo piano della Galleria Bertoia che verrà inaugurata sabato 26 agosto alle 18 è un’anteprima dell’omonimo volume edito dalla stessa casa editrice, realizzato sulla falsariga di una analoga operazione editoriale già realizzata per il Canal Grande (con lo stesso artista Pierfranco Fabris a disegnare i 3.200 metri dello sviluppo longitudinale su entrambi i lati e 106 palazzi raccontati da Pier Alvise Zorzi), che avrà una esposizione gemella a Palazzo Cossetti in piazza XX Settembre, sede di Crédit Agricole Friuladria dal 12 settembre.
Se Pordenone storicamente è stata sia sotto il dominio veneziano, che quello asburgico, non v’è dubbio che architettonicamente sia figlia della Serenissima, per come è stata ricostruita e si è sviluppata dopo il furioso incendio che la distrusse nell’agosto 1318, quando le case erano ancora in legno.
Fulvio Comin e Pierfranco Fabris partono dal ponte di Adamo ed Eva ed entrano nella “strada molto longa” accompagnando il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio fino alla fine di Corso Garibaldi: grazie a loro sembrano riprendere vita donne e uomini, condottieri, preti, mercanti, nobili e popolani, animali e mercanzie, saloni splendenti, trattorie e stamberghe, caffè e calzolai. Non mancano curiosità e aneddoti, come la storia di Palazzo Gregoris, che avrebbe dovuto essere uno dei palazzi del Canal Grande, ma a causa di un tracollo finanziario fu edificato nel luogo nel quale stavano transitando verso la laguna i marmi d’Istria ordinati. Comin, con stile arguto e ironico pone l’attenzione su vicende pubbliche e vicende private, narra di imperatori e condottieri, commercianti, circoli letterari, rappresentazioni teatrali (che si svolgevano nell’attuale sala consiliare), matrimoni, tradimenti, successi e insuccessi, gravidanze e omicidi, chiese scomparse e antiche necropoli.
In una saletta dedicata ci sarà una libreria dove si potranno trovare il libro “Pordenone, La Città dipinta” e i tanti volumi che Biblioteca dell’Immagine ha dedicato alla storia, alla cultura, alle tradizioni del territorio pordenonese.
vernissage: sabato 26 agosto 2017, ore 18
apertura mostra: dal 26 agosto al 15 ottobre 2017
orario: dal giovedì alla domenica 16-19,
domenica mattina anche dalle 10 alle 12
ingresso gratuito
E.L.