Il Collio tra Italia e Slovenia si prepara ad accogliere il 19° Jazz&Wine of Peace, il festival internazionale che per una settimana fa risuonare le cantine, le dimore storiche, le abbazie con le migliori firme del jazz planetario.
I luoghi di magnifica bellezza, le scelte artistiche di grande livello e le degustazioni dei migliori prodotti del territorio rendono Jazz&wine of Peace un’esperienza unica.
Dal 23 al 30 ottobre a Cormòns e sul Collio tra Italia e Slovenia, i meravigliosi paesaggi e le cantine e le dimore storiche di maggior pregio risuonano del miglior jazz nazionale e internazionale e il Friuli Venezia Giulia diventa un punto d’incontro per musicisti di prim’ordine, amanti della musica e dell’enogastronomia di qualità e turisti d’ogni parte d’Italia e d’Europa.
Oltre 15 i grandi concerti del festival, che è prima di tutto un omaggio alla grande musica e che annovera tra gli ospiti stelle internazionali del calibro di Jan Garbarek – sassofonista norvegese dalla quarantennale carriera – che nel suo gruppo chiama il “mago” delle percussioniTrilok Gurtu, la cui geniale espressività unisce jazz, musica indiana e improvvisazione. Ma anche la stella assoluta della chitarra Bill Frisell che a Cormòns porta “When You Wish Upon a Star”, sorprendente progetto che rivisita le più celebri colonne sonore cinematografiche. Dave Holland – storico bassista, tra gli altri, di Miles Davis – sale sul palcoscenico con “Aziza”, insieme anche a Chris Potter, ancia mondiale già Grammy Award come miglior strumento solista.
E poi: la stella cubana del jazz per antonomasia, il pianista Gonzalo Rubalcaba; Vincent Peirani che con la fisarmonica esplora miracolosi universi sonori; e decine di artisti europei ed italiani che nel nome della libertà espressiva e dell’improvvisazione mantengono Jazz&Wine uno tra i festival più interessanti del territorio nazionale e non solo.
La generosità e l’accoglienza delle bellissime cantine , la bellezza del territorio e la particolarità delle offerte enogastronomiche – imprescindibile corollario delle performance artistiche -completano il fascino del festival: nel nome della grande qualità e della valorizzazione della bellezza, la musica – se possibile – si arricchisce di significati ancora più profondi.
Andrea Forliano