Nel giorno dei festeggiamenti della Giornata della Musica, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste incontra tutta la città, in un evento pubblico e partecipato che unisce musica e narrazione, per raccontare tutte le attività che animeranno il Teatro da settembre 2016 a giugno 2017.
Come è nata la nuova Stagione?
Spiega Stefano Pace, Sovrintendente del Teatro Verdi: “Ci siamo appena lasciati alle spalle Die Fledermaus, e siamo pronti per presentare al nostro pubblico la nuova Stagione. Il nostro Teatro sta dimostrando di essere un luogo sempre più aperto, accessibile, da vivere. La nostra Stagione è un impegno per tre diversi Cartelloni – della Sinfonica, della Lirica e di Balletto e della Sala Victor de Sabata (Sala del Ridotto). Da settembre a giugno, un’avventura musicale unica, che vuole offrire tanti spunti diversi, perché puntiamo ad avere un pubblico sempre più vasto e rinnovato. E, oggi più che mai, il pubblico desidera poter scegliere.”
I tre cartelloni. L’offerta del Verdi, quindi, si articolerà nei tre filoni d’attività della Stagione Sinfonica, della Stagione Lirica e di Balletto e del Cartellone della Sala Victor de Sabata. Quest’ultima non soltanto accoglierà una programmazione che conferma i successi dello scorso anno, vale a dire le rassegne di Lezioni Concerto e Concerti&Aperitivi, ma punta a divenire il laboratorio per la creatività dell’opera breve. Quattro i titoli su cui la Fondazione sta già lavorando: La serva padrona di Giovanni Paisiello, Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, La voix humaine di Francis Poulenc e Brundibar di Hans Krása.
La sapiente bacchetta del Maestro Gianluigi Gelmetti – Direttore onorario della Fondazione – guiderà alcuni tra i passaggi più salienti della Stagione: il primo concerto sinfonico, a settembre, che segna l’apertura delle attività; il grande concerto di fine anno (31 dicembre 2016); la prima nuova produzione del 2017 Die Zauberflöte (gennaio); la straordinaria chiusura di stagione con il nuovo allestimento di Tosca a giugno.
Il Teatro, inoltre, si consoliderà quale punto di riferimento culturale per tutto il Friuli Venezia Giulia: Pordenone e Udine ospiteranno l’edizione di Il barbiere di Siviglia appositamente pensata per la tournée di Dubai.
Risultati e strategie
È stata una Stagione, quella appena conclusasi, di grandissimo impegno e di ottimi risultati. Dopo anni di dispersione degli spettatori, i numeri del pubblico del Verdi tornano positivi.
Cresce del 17% il numero delle presenze alla Stagione Lirica e di Balletto.
Da settembre 2015 a giugno 2016 il Verdi ha registrato un totale di 77.618 presenze; di queste, ben 12.308 sono state di giovani spettatori, che hanno avuto la possibilità di avvicinare l’opera sia assistendo a rappresentazioni di spettacoli che partecipando alle lezioni concerto. Sono stati infatti
3.672 gli studenti delle scuole primarie e secondarie (di I e II grado), da Trieste e da tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno partecipato a questa apprezzata formula didattica, che unisce l’ascolto alla visita guidata di tutto il Teatro; inoltre quest’anno, il Verdi ha curato delle lezioni dedicate espressamente ai bambini della Scuola dell’Infanzia, sotto i sei anni.
Commenta il Sovrintendente Pace: “Cerchiamo di fare capire ai giovani che questo è un luogo della città che li aspetta. Anche nella programmazione, cerchiamo di tener conto delle esigenze di chi sta imparando a scoprire l’Opera e, speriamo, ad amarla. Proponiamo grandi classici e titoli a misura delle famiglie. Immaginiamo nuove fasce di costi per il pubblico di domani: il costo di un abbonamento all’intera Stagione per un giovane under 30 è di 158 euro, poco meno di 20 euro a spettacolo. Abbiamo stabilito una nuova fascia d’abbonamento dedicata ai giovani adulti (fino ai 34 anni). Cerchiamo di attrarre già oggi i nostri futuri sostenitori e soci”.