Sono chiuse le votazioni popolari che hanno decretato i finalisti dell’ultima tappa di Suonare@Folkest che, il 22 maggio 2015 al Teatro Miotto di Spilimbergo (PN), decreterà il vincitore assoluto di questo Premio pensato dal Festival Folkest per animare i palchi della rassegna estiva delle nuove proposte emergenti da tutta Italia. Sul palco del celebre teatro friulano saliranno, quindi, Calendra dal Veneto,Francesco Alessandrini dall Lombardia e La Mesquia dal Piemonte.
Apriranno le danze i Calendra, che provengono dall’area feltrina – bellunese e si sono fatti conoscere grazie a un percorso fatto di musica e canzoni popolari affiancati a brani d’autore ispirati o vicini alla musica di tradizione per raccontare i territori, la cultura e le genti dell’ Arco Alpino Orientale, le leggende delle Dolomiti: brani strumentali legati alla dimensione della danza popolare con particolare attenzione al repertorio strumentale dei carnevali arcaici dell’arco alpino, ultimo baluardo della tradizione musicale. Non manca nei loro concerti qualche escursione nella canzone d’autore.Sono formati da Luca Ventimiglia ai flauti e alle cornamuse, Agnese Bee alla voce, Maria Canton alla voce e al pianoforte, con la recente introduzione ella chitarra.Toccherà poi al giovane cantautore Francesco Alessandrina, da Vigevano. Dopo esperienze di tipo teatrale, sceglie di esibirsi in strada, luogo dove la risposta del pubblico è diretta. Per migliorare la sua tecnica chitarristica negli ultimi anni studia con il maestro Walter Lupi. Nei periodi più bui per mantenersi ho fatto i lavori più improbabili, dal panettiere a mascotte per catene di ristoranti, apparentemente mestieri poco inerenti a una carriera artistica, ma esperienze fondamentali per la sua formazione, come ammette lui stesso. Sono il Mercante – ama dichiarare – perché nella vita mi sono sempre dovuto vendere, a volte anche in cose che non ero in grado di fare..”
La chiusura della serata sarò affidata a La Mesquia, una formazione piuttosto ampia proveniente dal Piemonte. Nato nel 2011, il gruppo prende il nome da una danza della Valle Varaita, in cui si mescolano, a discrezione dei suonatori, diversi balli tradizionali, senza interruzione. L’intento è di rappresentare tutte le valli dell’arco alpino cuneese, con le loro rispettive caratteristiche musiche tradizionali, anche la Valle Ellero, di cui si erano perse le tracce della corenta, con il suo testo. Brani provenienti da ricerche sul campo si alternano a originali composizioni dei diversi componenti, con una forte identificazione nella cultura trdizionale, ma non rinunciando a una forte innovazione.La formazione vede all’opera Alessia Musso all’arpa, Dario Littera alla chitarra, Mattia Bonifacino al contrabbasso, Silvio Ceirano alle percussioni, Luca Pellegrino al canto, fisarmonica, flauti e cornamusa, Remo Degiovanni alla ghironda, armonica a bocca e composizione dei testi, Manuel Ghibaudo all’organetto, Chiara Cesano al violino e alla viola. Gran lavoro quindi per la giuria, vista l’alta qualità musicale di queste proposte, per decretare il nome del vincitore che succederà ad Ambra Pintore, che con i suoi colori della Sardegna e del Mediterraneo trionfò nella scorsa edizione.Ricordiamo i nomi degli altri semifinalisti classificati alle selezioni territoriali che, assieme alla triade che si esibirà il 22, hanno acquisito il diritto di esibirsi all’interno degli appuntamenti di Folkest 2015 nel prossimo mese di luglio: i Folk Fiction con il loro trascinante bal-folk, i raffinati campani Calatia e gl’immaginifici emiliani e romagnoli Duo mezza pensione, il piacevole Francesco Alessandrini, insieme con tutti i secondi classificati delle selezioni territoriale, ossia i pugliesi Ascanti, i friulani Cinque uomini sulla cassa del morto, i veneti Do’Storieski, i veronesi Domus de Janas, i friulani Echi di terre, i pugliesi Kerkim, i toscani Nays, il siculo-ligure Sergio Pennavaria, la piemontese Valeria Tron e Joglar.Ad essi si aggiungeranno i vincitori di tre Premi con i quali Folkest ha da anni un rapporto di collaborazione molto stretto: Flò dalla Campania, vincitrice del Premio Parodi di Cagliari, Loris Vescovo dal Friuli, vincitore della targa per la canzone dialettale al Premio Tenco di Sanremo, e Manuel Savron e Rok Kleva (Istria) usciti dal Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo.