“Quasi niente” di Deflorian/Tagliarini – andato in scena al Palamostre di Udine per Contatto 38 – racconta il male di vivere in un mondo che ha perso la capacità di ascoltare i bisogni dei suoi abitanti.
Ispirato a Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni, la pìece ha come protagoniste tre donne che triplicano Giuliana, il personaggio interpretato da Monica Vitti.
Tre donne di età (trenta, quaranta e sessant’anni) esperienze, sogni diversi ma tutte accomunate da una profonda inadeguatezza e malessere interiore. Sul palco anche due uomini, anch’essi in crisi. Personaggi nevrotici, irrisolti e frustrati perfetti rappresentanti di una società vuota che esalta la mediocrità.
La scenografia è divisa in due parti da un velo, un diaframma che distanzia e separa gli attori dalla vista dal pubblico. Quando ad uno ad uno si materializzano occupano uno spazio scuro dove si notano due armadi rovesciati e una poltrona rossa. Veniamo a sapere che quest’ultima è stata raccolta dalla quarantenne, ripulita e riassestata. Poltrona che come un lettino dello psichiatra aiuta a raccontare di sé, di quanto sia difficile comunicare le proprie sensazioni ed emozioni, di come le parole spesso rimangono strozzate in gola. Poltrona protettiva in cui rifugiarsi quando il “freddo dentro” è più forte del solito. Ma se i pezzi della poltrona sono facili da assemblare è più complicato ricomporre quella di una vita. Gli armadi vengono presi spostati, trascinati e finalmente messi nella posizione più naturale. Ma servirà a qualcosa mettere in ordine le cose. Cambiare alla fine, vuol dire cambiare nulla.
Anche le altre donne in scena non si sentono adeguate alla vita che stanno vivendo: mentre la trentenne sembra dover ancora decidere se diventare grande, la sessantenne ci tiene a precisare di non aver ancora raggiunto la cifra tonda.
Gli uomini non se la passano meglio. Sono alla ricerca di serenità e di pace in rapporti stabili che riempiono i vuoti del passato.
Attori sul palco che riflettono e rimandano le loro storie come in un caleidoscopio: le loro storie sono le storie degli spettatori che si moltiplicano a dismisura.
Ottima l’interpretazione degli attori Francesca Cuticca, Daria Deflorian, Monica Piseddu, Benno Steinegger Antonio Tagliarini molto applauditi dal pubblico in sala.
MariaTeresaRuotolo
Foto Claudia Pajewski