Giornate FAI di Primavera nel nome e nei fatti: sole e grande affluenza nei 28 beni aperti nelle 8 località del Friuli Venezia Giulia che hanno ospitato l’evento. Ben 20.840 le visite, lunghe code e tanto entusiasmo.
Numeri resi possibili dall’eccezionalità dei beni aperti al pubblico, in molti casi normalmente chiusi o difficilmente accessibili, dall’impegno e dalla disponibilità di quasi 150 volontari e di 800 Apprendisti Ciceroni®.
“Il vero risultato per i volontari del FAI è quello che vedono negli sguardi dei partecipanti alle Giornate di Primavera: occhi increduli dei bambini, ammirati degli adulti, e soddisfatti dei proprietari dei luoghi e dei responsabili delle Istituzioni che li hanno concessi al FAI per questo speciale fine settimana. – ha dichiarato Tiziana Sandrinelli, Presidente Regionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia – Come ogni anno le Giornate FAI di Primavera dimostrano che tanti cittadini e numerosi turisti aspettano con interesse l’appuntamento con la “grande bellezza” del ricco patrimonio storico, artistico e ambientale del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un pubblico davvero trasversale, di varie età, composto da persone desiderose di conoscere meglio ciò che le circonda e che anche grazie a quest’iniziativa sono più consapevoli di vivere in un Paese incredibile, a tratti fragile ma ricco di risorse. Il FAI è convinto che la bellezza architettonica, culturale e ambientale possa essere un’occasione preziosa per lo sviluppo dell’Italia. Crescita economica e maggiore occupazione possono derivare da una migliore valorizzazione del nostro patrimonio, che è davvero unico al mondo”.
In particolare, in questi due giorni, 7.300 mila sono le presenze registrate in Provincia di Udine – realizzate tra Cividale (500), Palmanova (1.000), Gemona (1.800) e più di 4.000 a Udine. Ben 8.040 le visite al Porto Vecchio di Trieste, tra i tre beni aperti (Magazzino 26, Centrale Idrodinamica, Sottostazione Elettrica e i tour prenotati in Punto Franco Vecchio). 3.000 le presenze tra Gorizia e Capriva del Friuli e 2.500 a Pordenone nei vari beni del centro.
“Un grazie di cuore a tutte 4 le delegazioni del Friuli Venezia Giulia, ai 2 Gruppi FAI di Cividale e Palmanova, al Gruppo FAI Giovani del FVG, ai volontari e agli infaticabili apprendisti ciceroni®, che con la loro preziosa opera hanno contribuito in maniera fondamentale a far scoprire e riscoprire luoghi e atmosfere” continua la Presidente Sandrinelli. “Un sentito ringraziamento anche a tutti coloro che con le loro offerte e le iscrizioni al FAI, hanno compreso l’importanza di sostenere la nostra Fondazione nell’opera di tutela e salvaguardia del patrimonio, ai negozi che hanno ospitato nelle loro vetrine i materiali del FAI, e alle associazioni che hanno collaborato con la nostra Fondazione”.