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“S.O.S. RUSSIA”, GLI ORGANIZZATORI: “SARÀ IL PRIMO PRIDE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA”

Oltre 40 le adesioni alla manifestazione di domani arrivate fino ad ora. “Numero destinato a salire”

Vladimir Luxuria madrina della manifestazione: “In Russia inaudite violenze”

Festival del Cinema lgbt di San Pietroburgo: “Minacce e due allarmi bomba”

Due studentesse italiane in Russia: “Ci sentiamo umiliate e controllate

Da Arcigay e Arcilesbica nazionale, ai Giovani democratici del Friuli Venezia Giulia. Dai Comitati provinciali Arci di Udine e Trieste fino a Sinistra Ecologia e Libertà, passando per Rifondazione Comunista Trieste, Movimento 5 Stelle Fvg, Casa internazionale delle donne, l’unione studenti del Fvg, la Cgil Fvg o le associazioni nazionali Uarr, Agedo e Famiglie Arcobaleno. Sono al momento una quarantina, anche se il numero è destinato a salire fino all’ultimo, le adesioni alla manifestazione “PUTIN A TRIESTE: SOS RUSSIA” indetta per domani, martedì 26 novembre, a Trieste dalle 11 davanti alla fontana di Piazza Sant’Antonio Nuovo, davanti Ponterosso, in occasione del vertice bilaterale Italia/Russia per protestare contro le violazioni dei diritti umani nella Federazione russa.

Un numero talmente elevato di adesioni da far pensare al “primo Pride del Friuli Venezia Giulia. Saremo in tantissimi – assicura, infatti, il presidente di Arcigay Friuli Udine e Pordenone, Giacomo Deperu –, orgogliosi, senza presunzione, ma con la certezza di essere ostinatamente dalla parte giusta, dalla parte della difesa dei diritti umani”.

Oltre ad Arcigay Friuli, a organizzare il presidio sventolando un’enorme bandiera arcobaleno sulle note “Lago dei Cigni”, in omaggio a due grandi figure omosessuali russe: il compositore Čajkovskij e il ballerino Rudolf Nureyev, ci sono Arcigay Arcilesbica “Arcobaleno” Trieste e Gorizia, Associazione Radicale Certi Diritti, ArciLesbica Udine, Associazione Universitaria Iris, Unione atei e agnostici razionalisti – UAAR Trieste Antonio Parisi, direttore artistico delle serate lgbt triestine, “Jotassassina”.

Arcigay Trieste – di essere al centro dei diritti in questa giornata storica nella quale daremo voce a chi non ha voce. Tanti i segnali di sostegno e solidarietà da tutta Italia e le testimonianze ricevute per denunciare una situazione drammatica nella Federazione Russa. Ma anche in Serbia – spiega –, dove è stato vietato il Pride per motivi di sicurezza o nella vicina Croazia, dove si vorrebbe un referendum per modificare la Costituzione a danno delle persone lgbt o, ancora, in Ungheria, dove elementi omofobi sono stati inseriti addirittura nella costituzione”.

VLADIMIR LUXURIA MADRINA DELLA MANIFESTAZIONE:
“IN RUSSIA INAUDITE VIOLENZE”
Nel frattempo tutto è pronto per l’arrivo nel capoluogo giuliano di Vladimir Luxuria, madrina della manifestazione presente domani a Trieste. “Ci sarò – racconta – perché Putin ha voluto una legge che criminalizza anche il solo parlare di omosessualità. Invece bisogna parlarne: l’omosessualità non è una malattia, non si diffonde parlandone, si può e si deve diffondere la cultura del rispetto, urgente soprattutto in luoghi come la Russia dove avvengono inaudite e impunite violenze, spesso verso adolescenti indifesi. Non si è più virili di altri per una cintura nera – conclude –, chi invece crede nella pacifica convivenza ha la medaglia di vero uomo”. Nel 2007, l’attivista, scrittrice e soubrette televisiva Vladimir Luxuria, lo ricordiamo, si recò a manifestare al Pride di Mosca insieme al radicale Marco Cappato e altri attivisti per i diritti delle persone omosessuali e transessuali in Russia. Durante la manifestazione venne aggredita e picchiata e quell’esperienza la turbò profondamente, ma non la fece certo desistere dalle sue battaglie di una vita. Per questi motivi ha deciso di essere a Trieste, Vladimir contro Vladimir, “per mettere la sua popolarità – assicurano gli organizzatori – a servizio della riuscita di una così importante manifestazione”.

FESTIVAL DEL CINEMA LGBT DI SAN PIETROBURGO:
“MINACCE E ALLARME BOMBA”
Mentre fervono i preparativi per la protesta, arrivano all’Arcigay di Trieste continue manifestazioni di sostegno e di adesione. Le ultime, solo in ordine di tempo, dal Festival del Cinema Lgbt di Cagliari “Uno sguardo normale”, gemellato con il Festival Lgbt di San Pietroburgo. “Proprio in questi giorni – scrivono le associazioni – il festival russo ha ricevuto minacce e la visita della polizia, due chiamate anonime con altrettanti allarmi bomba che hanno fatto evacuare 100 persone in ogni giornata di proiezioni tanto da aver dovuto sospendere la programmazione prevista”.

STUDENTESSE ITALIANE IN RUSSIA:
“CI SENTIAMO UMILIATE E CONTROLLATE”
O, ancora, la testimonianza di due studentesse italiane in Russia, Eva e Federica che hanno scritto all’associazione triestina per raccontare di come si sentano “umiliate e controllate”. Le due ragazze vivono a Tula, a circa 200 chilometri a sud di Mosca. “Siamo alloggiate in un grande e vecchio palazzo che viene chiamato studentato, ma che in Europa sarebbe considerato un edificio da abbattere. Le condizioni di vita degli studenti, meno privilegiati di noi, rasentano la decenza. Più di tutto colpiscono gli odori, pungenti e nauseabondi. Il livello di pulizia e igiene è estremamente basso. Ci sono topi e insetti come scarafaggi e cimici infestanti nei materassi. Ci siamo sentite umiliate. La vera Russia non è quella che ci viene mostrata, traspare solo una piccola parte. Non è Mosca, non è San Pietroburgo, non sono ricchezza, uomini facoltosi, turismo e belle donne, ma casupole immerse nel fango, edifici vecchi e fatiscenti, corruzione, inquinamento”. Non meno incoraggiante è il rapporto con i loro coetanei russi.
“Quando ci spingiamo in conversazioni sulle politiche e sulle realtà russe – confessano le ragazze –, loro rispondo vaghi e abbassano il tono della voce. A volte cambiano lingua o sviano il discorso. Ci sentiamo controllate. Li vediamo intimoriti. Come si può accettare, tollerare, sopportare tutto questo solo per interessi economici?”.

Tante, si diceva le adesioni ufficiali arrivate agli organizzatori fino ad ora. Ecco l’elenco destinato a salire visto il crescendo di interesse da parte della popolazione: Arcigay Nazionale, Famiglie Arcobaleno Nazionale, Agedo Nazionale, Arcilesbica Nazionale, Uaar Nazionale, Casa Internazionale delle Donne – CID, Agedo FVG, Unione degli Studenti FVG, Cobas Trieste, Lista di Sinistra, Collettivo Intifada – Sempre in Lotta Trieste, Movimento Ross@, Coordinamento degli Studenti Medi Trieste, Sinistra, Ecologia e Libertà, Sinistra Anticapitalista FVG, Movimento 5 Stelle FVG, Rifondazione Comunista Trieste, Arcigay Reggio Emilia, Arcigay Chieti, Acquolina Trieste, ArciTrieste, ArciLesbica Trento Circolo L’altra Venere, 15 giugno – Arcigay Vicenza, Antéros LGBTI Padova, Arci Casa dello Studente, Blog di diritti lgbt Voglio Sposare Tiziano Ferro.it, Arcigay Bat, Shake LGBTE Conegliano, Crisco Udine, Circolo Arci Mis(s)kappa, Arci Udine, Eva e Federica – Studentesse in Russia, Giovani Democratici FVG, Associazione Culturale ARC (Cagliari), Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Cgil FVG.

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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