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SAFARI RALLY KENYA: SEBASTIEN OGIER DOMINA ANCHE NELLA SAVANA E TOYOTA CONQUISTA LA DOPPIETTA

SAFARI RALLY KENYA: SEBASTIEN OGIER DOMINA ANCHE NELLA SAVANA E TOYOTA CONQUISTA LA DOPPIETTA

La sfortuna in Hyundai continua a ruota libera e il francese porta a casa un altro rally

28 giugno 2021 – Una gara intensa e piena di colpi di scena dalle prime prove in questo rally andato in scena in Kenya dal 24 al 27 giugno ha messo a durissima prova i 53 iscritti. Molti tifosi che hanno ovviamente seguito la gara a distanza sono rimasti delusi dalle prove speciali, troppo semplici rispetto a quelle delle edizioni dei lontani anni 80/90 ma nonostante tutto il Kenya rimane considerato il rally più duro del mondo e ne abbiamo avuto la conferma.

Il team Toyota festeggia l’importante weekend

Le strade, o per meglio dire le piste, caratterizzate da solchi di 20 cm abbondanti dove le vetture lambiscono continuamente la terra con il muso, sassi che non perdonano, fesh fesh che inghiotte vetture e piloti, si potrebbe riassumere così questo incredibile Safari, ma andiamo nel dettaglio. Il primo costretto al ritiro, nel terzo stage della gara (secondo stage del venerdì) è stato il giovane pilota Hyundai Oliver Solberg, che rimpiazzava il compagno di squadra Ole Veiby squalificato per violazione delle normative anti-Covid, che ha testato quello che ormai è appurato essere il tallone d’Achille della scuderia coreana sia nel campionato mondiale che di

Oliver Solberg, il primo ritirato

quello italiano ovvero le sospensioni, in particolare si tratta quasi sempre della posteriore destra. Da tre gare ormai rimane una problematica costante ma ci auguriamo che il team risolva la grana in breve tempo prima di veder sfumare completamente il titolo costruttori.

Dani Sordo

Sempre sulla stessa prova è uscito di strada anche il compagno di squadra Dani Sordo trovandosi così ai margini della zona punti per l’intera gara. Inoltre, anche una vettura Toyota ha dovuto fare i conti con questo stage, quella portata in gara da Elfyn Evans che impattando contro una roccia sulla strada ha danneggiato la sospensione anteriore scivolando successivamente fuori strada a pochi metri dal traguardo.

L’uscita di Elfyn Evans

Le giraffa ammagliata dal passaggio di Neuville

Nel frattempo, Neuville comandava la gara tenendo sempre un distacco dagli inseguitori che gli permetteva di gongolare e sperare di portare finalmente a casa una gran vittoria; il compagno di squadra Tänak lo seguiva in terza posizione nonostante alcune gomme bucate e la compagnia di qualche giraffa che ha voluto godersi da vicino il passaggio della Hyundai del belga.

La Toyota cercava di tenere il ritmo delle Hyundai grazie soprattutto al giapponese Katsuta Takamoto, grande sorpresa di questa gara  e sempre più incisivo, pulito e fondamentale per il team, il giapponesino faceva marcare degli scatch che lo mantenevano costantemente  nelle posizioni alte della classifica;  il piccolo Rovänpera cercava di agguantare la testa del rally ma purtroppo un passaggio sul fesh fesh gli è stato fatale costringendolo a ricorrere al traino per uscirne, con conseguente interruzione di prova. Ogier, nel frattempo, si manteneva a poca distanza e pronto a colpire come fa il leone quando punta una preda.

Molto buone le prestazioni di M-Sport con Greensmith e Fourmaux che hanno affrontato questo Safari con concentrazione e determinazione, portando a casa rispettivamente un quarto e quinto posto assoluto (il francesino si è anche aggiudicato una prova).

La giornata di sabato non ha visto particolari colpi di scena con una classifica pressoché identica al giorno precedente facendo ben sperare sia

La sospensione di Neuville

Neuville che la Hyundai; purtroppo però la domenica non è partita benissimo per il belga che ha fatto segnare un undicesimo posto sulla PS 14 ad un minuto da Ogier, il bottino del sabato sembrava dare comunque la possibilità di gestire il gap con una certa tranquillità. Nella prova successiva però la Hyundai di Neuville – Wydaeghe usciva da una curva piuttosto rallentata, ancora non si è capito bene da cosa, trovandosi anch’essa con la sospensione posteriore destra danneggiata e vedendo sfumare così l’ennesima vittoria di questo campionato.

A quel punto Katsuta si è ritrovato ad essere il rally leader, seguito dal leone Ogier che sulle ultime due prove ha sfoderato tutta la sua classe strappando la testa della gara al giapponese e andando ad aggiudicarsi la terza vittoria su cinque gare disputate finora giungendo quindi al giro di boa del campionato in netto vantaggio su tutti gli altri.

Ogier & Katusta artefici della doppietta Toyota

Doppietta in casa Toyota ma la Power Stage finale se l’è aggiudica Ott Tänak, chiudendo anche la gara in terza posizione assoluta.

Tante le insidie e le incognite di una gara dura come il Safari, Ott Tänak, ad esempio, è stato costretto a fermarsi per pulire internamente il parabrezza della i20, un problema che lo ha rallentato in maniera forse non significativa ma comunque determinante nella lotta per il podio.

Da rilevare infine la partecipazione al Rally Kenya del novantunenne Sobieslaw Zasada, un vero record la sua partecipazione ad un rally mondiale, che ha però visto sfumare il suo sogno di terminare la gara nell’ultima prova a causa del danneggiamento di una sospensione.

Tanak intento a pulirsi il vetro

Un vero peccato anche considerando che dopo il penultimo stage si trovava in 25^ posizione assoluta su 30 concorrenti ancora in gara in quel momento.

Appuntamento quindi con la prossima tappa in Estonia dal 15 al 18 luglio.

Articolo Furlan Guendy

Foto da Web

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