Inaugura oggi, mercoledì 28 ottobre, la 19.ma edizione del festival Scienzartambiente… per chi sa di non sapere: dopo diciotto anni di divulgazione delle scienze, la manifestazione del Comune di Pordenone con Immaginario Scientifico rinnova la sua identità e sotto la guida del filosofo della scienza Stefano Moriggi – che compone il Comitato scientifico con Sveva Avveduto (CNR di Roma), e Serena Mizzan (Direttrice di Immaginario Scientifico) – si avvia a divenire il primo festival italiano sull’innovazione didattica. «Gli incontri, i laboratori, le testimonianze, che compongono il programma sono una solida base operativa per un disegno più ampio», spiega Moriggi: «ovvero la progettazione di attività e sperimentazioni che possano coinvolgere e far interagire tra loro le eccellenze scolastiche sparse sul territorio italiano (a partire da Pordenone) e i più importanti centri di ricerca ed esperti del settore a livello nazionale».
Tra i temi dominanti dell’edizione 2015 – che si articola tra incontri pubblici e appuntamenti rivolti agli studenti – c’è la necessità di operare una sintesi tra l’arte, la letteratura e la scienza. A parlarne il grande italianista Massimo Arcangeli, protagonista nella serata inaugurale (mercoledì 28, ore 20.45 Convento di San Francesco) dell’incontro “Dante e Liszt. Le parole oltre le parole” affiancato dal pianista Lorenzo di Bella, dell’Accademia pianistica delle Marche di Recanati: un vortice di parole e musica per raccontare la profonda “sintonia” tra due linguaggi, oltre che tra due geni così lontani nel tempo, ma così vicini nella grandezza della loro produzione artistica. Sarà lo stesso Arcangeli ad aprire la giornata di giovedì (Convento di San Francesco, ore 9.30) con un ulteriore appuntamento dedicato a Dante e, in particolare, alle caratteristiche ipertestuali della Divina Commedia, e ai nuovi strumenti digitali che ne consentono una fruizione “aumentata”.
Nella mattinata di giovedì prende avvio anche la prima parte dei laboratori, quelli realizzati da Immaginario Scientifico, che propone una serie di attività rappresentative dei diversi metodi utilizzati nella didattica informale: quattro laboratori corrispondenti a quattro diverse metodologie, ognuna delle quali viene diversificata in funzione dell’età, con l’obiettivo di offrire un supporto al mondo della scuola e di rafforzare il dialogo fra le nuove generazioni e la scienza. In tal senso si è pensato anche ad uno specifico incontro per insegnare ai ragazzi come acquisire notizie corrette in rete, nonché incontri formativi per gli insegnanti sulle metodologie didattiche [vedi scheda allegata].
Da segnalare il laboratorio “La scienza nelle costruzioni” che utilizza la metodologia dell’inquiry based science education, un processo di apprendimento che permette di acquisire i principi scientifici con l’utilizzo libero dei materiali. Ancora nella stessa mattinata un laboratorio sul fenomeno della pressione realizzato con il metodo più classico della didattica informale con sperimentazione pratica e diretta del fenomeno trattato. In mattinata anche il laboratorio per i più piccoli di Silvia Pignat, “La fabbrica dei perché” che spiega e incoraggia l’importanza di farsi domande, un atto creativo che comprende curiosità, apertura mentale e capacità di gestire il caos e l’incertezza.
Il festival prosegue fino a venerdì con esperti di rilievo nazionale, quali Umberto Curi, Paolo Ferri, Roberto Maragliano e Roberta De Monticelli che con la sua lectio sulle dimissioni di Socrate chiuderà ufficialmente il festival.