venerdì , 26 Aprile 2024
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Rimpasto al pomodoro

Ma possibile che non ci sia più ritegno, ennesimo rimpasto ed ennessimo premio a chi appoggia una maggioranza di persone che continuano ad arroccarsi il privilegio usurpato di essere espressione del popolo. Ma quale popolo sarebbe orgoglioso di essere rappresentato in modo così vergognoso? E non basta il premio dato a chi sostiene con mezzucci sempre più sporchi, questa maggioranza di governo: dobbiamo anche sentirci promettere  che non “finisce quì” che ci saranno ancora nomine ed ancora sperpero di denaro pubblico. Poi si grida alla guerra contro lo sperpero e contro milioni di operai che ormai sono ridotti alla fame, beati quelli che al 20 del mese possono ancora sperare di arrivare alla prossima busta paga. Ma la peggiore delle ipotesi è che questo sistema tirerà a campare almeno altri due anni e … poveri noi. Come sempre accaduto nella storia dei popoli ciò avviene sempre quando le masse si assopiscono, quando le masse si adeguano e non hanno più neanche il pudore di lamentarsi. Secondo il mio modesto parere chi dice che neanche le elezioni risolveranno niente è chi spera sempre più nella disaffezione degli elettori nel sistema elettorale per poter osannare il proprio privilegio a nome di una “libertà” di facciata che nella realtà crea dipendenza e sfacelo nelle masse. Forse pochi ricordano, perché la memoria della gente è sempre troppo corta, che i peggiori despoti e parassiti della società sono stati omuncoli che nascondevano le loro nefaste ambizioni dietro a slogan di “libertà” ed “uguaglianza” e forse i tempi bui non sono ancora maturi per far esplodere questa forma di disgusto che quotidianamente mi assale appena sveglio. Gridare che ormai non serve più una spallata democratica con un voto contrario a questa situazione è sostanzialmente dare ragione a chi continua a fare i porci comodi propri sulle spalle e sulle miserie di tanti onesti cittadini. Pazienza, forse è il destino del nostro popolo essere sempre soggetti ad un pecoraio e continuare ad esser pecore per non immischiarci in cose che lasciamo gestire ad altri.

Carlo Liotti

 

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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