venerdì , 10 Maggio 2024
Notizie più calde //
Home » Attualità » Sogno di una notte di mezza estate Caserta. 13 giugno 2021 complesso monastico di San Francesco
Sogno di una notte di mezza estate Caserta. 13 giugno 2021 complesso monastico di San Francesco

Sogno di una notte di mezza estate Caserta. 13 giugno 2021 complesso monastico di San Francesco

Caserta. 13 giugno ore 19:00, entriamo nel medioevale complesso monastico di San Francesco sito nel centro storico della normanna Aversa, ci immergiamo nel romanico ma romantico chiostro e siamo “A spasso con la Storia”, il format teatrale ideato da Giovanni Granatina, Enzo Maiorca e Gina Oliva.
Prodotto da Nostos Teatro, una cascata di allievi non ha smesso di sognare ed allenarsi, anche soltanto on line, quando necessario. Aria, talenti, voglia di tornare ad essere, desiderio di umanità e tanta energia.
Dalla loggia si affaccia l’elegante duca Teseo che in un attimo ci immerge nell’epoca vittoriana, nel pieno di un “Sogno di una notte di mezza estate”. Uno Shakespeare a tutto tondo proprio perché “nel complesso di San Francesco” come dichiara Granatina “l’adattamento è stato possibile, infatti, il posto ci ha permesso di rappresentare senza difficoltà, ad esempio, il palazzo di corte e il bosco”.
In scena da giovedì 10 giugno 2021 a domenica 20 giugno, con doppio spettacolo alle 19,00 e alle 21,15 in cui circa settanta piccoli e grandi artisti, recitano in rima, grazie all’esperta regia di Dimitri Tetta e Giovanni Granatina. Gli studenti della sinergica scuola di teatro, ruotano i ruoli ad ogni turno, ogni sera, e questo è sicuramente il segreto di tanta coralità e presenza scenica. Punto di forza della performance è il regno delle fate, fra l’allestimento e i costumi di Gina Oliva, il coro di dame è ritmico e delicato, fanno rete ad un simpatico Puck che dispettoso usa la viola del pensiero non proprio come ordinato dagli altrettanto gradevoli Oberon e Titania. La trama non necessita di spiegazioni, ma restiamo colpiti da una giovane Ermia, capace di interpretare il “Cigno dell’Avon” da vera professionista. Funziona molto anche il contrasto con l’acerba Elena, che con un bel potenziale da caratterista, si innamora del valido Demetrio. In generale, tutti, si sforzano di seguire il monito di Amleto: “non esser troppo in sottotono, ma lasciati guidare dal mestiere e dalla personale discrezione. Il gesto sia accordato alla parola e la parola al gesto, avendo cura soprattutto di mai travalicare i limiti della naturalezza”.
I registi, nell’adattamento del testo, non sconvolgono l’intramontabile pagina di metateatro, quella degli artigiani che cercano di rappresentare la storia di Piramo e Tisbe. Già attori capaci, gli allievi dell’ultimo anno sanno fondere scena e realtà, dramma e verità, regalandoci un Bottom che amalgama e cuce le possibilità di tutti gli astanti.
La parola appare lavorata, pensata, masticata, ognuno secondo il proprio livello di preparazione, è chiaro che non si diventa professionisti in un solo anno, ma si percepisce il sudore di ogni singolo interprete, si gusta il loro offrirsi insieme, come unico corpo teatrale, capace di sposare pensieri e parole, corporeità e sentimenti, ambiente scenico e intorno fisico. La magia è avvenuta e vien voglia di assistere a tutte le combinazioni che l’evento concede. Applausi meritati per il piccolo spazio accademico della traversa Brodolini 6 di Viale J. F. Kennedy, laboratorio di coraggio e professionalità.
Lo spettacolo dura circa 1ora e 30 ed ha 90 posti a sedere all’aperto nel rispetto pieno delle misure di contenimento anti Covid-19. Info [email protected]  CELL. 3892471439 (anche Whatsapp)
​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​dal corrispondente ​ Anita Laudando

About Redazione

Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

Commenti chiusi.

[fbcomments]
Scroll To Top