Souper
Un’importante cena di compleanno. Un direttore di banca e gli amici di una carriera in ascesa. La casta, gli interessi, i regali, i ricatti, il gioco degli amanti e degli affari. Certo assomiglia al nostro presente. Ma nel 1930, c’era già chi ci scriveva sopra commedie. Fausto Paravidino riscopre Ferenc Molnár (quello de I ragazzi della via Pál).
17 dicembre ore 21
18 dicembre ore 19
Udine, Teatro S. Giorgio, Sala Pinter
20 dicembre ore 21
Cervignano, Teatro Pasolini
Scandali e corruzione sono al centro di Souper nell’adattamento e messa in scena di uno dei più talentuosi dramaturghi italiani, FAUSTO PARAVIDINO che riscopre l’attualità insita nella piéce, ironica e tagliente, di Ferenc Molnár (1930).
Un direttore di banca, il giorno del suo compleanno invita gli amici a cena. Il festeggiamento dei successi di tutta una vita con le persone con cui più sono stati condivisi viene interrotto e troncato dall’arrivo di un ispettore di polizia, che cambia all’improvviso ogni prospettiva fra le relazioni. Le persone radunate attorno a quella tavola sono ancora gli amici che qualche istante prima brindavano e ridevano? Tutto il sostegno avuto nel costruire questa luminosa carriera è sempre avvenuto alla luce del sole e nella piena legalità?
La casta, gli interessi, la giostra di amanti, affari, regali e ricatti, finiscono per ricordarci da vicino gli ingredienti di una narrazione straordinariamente presente della società e della politica del XXI secolo.
L’attualità è nel testo e non credo che vada particolarmente forzata, perché l’attualità vera a teatro annoia: vederla in scena ti fa assistere a qualcosa di già vecchio… Invece è più divertente trovare l’attualità nei testi scritti tanto tempo fa: si fa il percorso inverso. Si guarda la nostra attualità del momento e si scopre che non è attualità per niente, che più o meno siamo fatti da sempre così! Ad esempio, siamo – giustamente – così sconvolti dalla nostra corruzione, che sembra sia stata inventata adesso… E invece i meccanismi della nostra corruzione sono così antichi che ci si scrivevano sopra commedie nel primo Novecento facendoci grandi sghignazzate.
Ecco la vera componente d’attualità.
Fausto Paravidino