venerdì , 20 Settembre 2024
Notizie più calde //
Home » Attualità » Spaesati – eventi sul tema delle migrazioni Teatro Miela – sabato 26 novembre 2016, ore 21.00 presenta Variabili Umane
Spaesati – eventi sul tema delle migrazioni  Teatro Miela  – sabato 26 novembre 2016, ore 21.00 presenta Variabili Umane

Spaesati – eventi sul tema delle migrazioni Teatro Miela – sabato 26 novembre 2016, ore 21.00 presenta Variabili Umane

la Compagnia Teatrale Atopos
presenta LA PRIMA REGIONALE scene di ironico strazio, d’odio e d’amore, di…VARIABILI UMANE
vincitore del premio HYPERLINK “http://TUTTOTEATRO.COM” \t “_blank” TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE
progetto e regia di Marcela Serli , drammaturgia di Marcela Serli e Davide Tolu da un’ idea di Irene Serini
VARIABILI UMANE
con Gabriele Dario Belli, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Alessio Calciolari, Nicole de Leo, Arianna Forzani, Antonia Monopoli, Stefania Pecchini, Marta Pizzigallo, Gaia Saitta, Marcela Serli, Christian Zecca.
video art di Maddalena Fragnito, ricerca musicale di Francesca Dal Cero, consulenza ai costumi di Giada Masi, progetto grafico di Christian Tubito
Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita. Come una tragedia greca, canteremo la nostra storia e la nostra visione di felicità. Questa è anche la storia di una scoperta rivoluzionaria: siamo esseri intersessuali; siamo fatti di madre e padre. In scena, persone con diverse identità genere e diversi orientamenti. Donne, uomini e persone trans gender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito, parlano, danzano, cantano la propria diversità. Solo storie vere.
organizzazione: Associazione “Spaesati” in collaborazione con Bonawentura e Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia“Le parole sono importanti# di Marcela Serli
Alla ricerca dell’identità perduta:
1. saper guardare i nostri desideri
2. affrontare le nostre paure
Sono le premesse per questo intenso e felice lavoro che da alcuni anni ci accompagna e ci da linfa vitale.
In questi anni ho capito che una persona transessuale è sempre in via di definizione, che è in transizione sempre. E soprattutto ho capito che anche noi “normali# siamo in via di definizione sempre, e a volte senza saperlo. Aderisco davvero a me? Qual è la mia reale identità? Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita. Come una tragedia greca, canteremo la nostra storia e la nostra visione di felicità. Questa è anche la storia di una scoperta rivoluzionaria: siamo esseri intersessuali; siamo fatti di madre e padre. In scena, quindici persone con diverse identità genere e diversi orientamenti. Donne, uomini e persone transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito, parlano, danzano, cantano la propria diversità, il proprio sguardo sulla società, sugli altri, su di sé. In scena uno schermo, una ricerca in diretta su internet, a proposito delle definizioni che ci danno, che ci diamo. Solo storie vere. Ho proposto uno spazio vuoto, tutti in piedi, con l!instabilità che da un non luogo. Di volta in volta ho creato situazioni dove le variabili potessero muoversi e ritrovarsi e perdersi. Una struttura che segnala una esposizione diretta senza orpelli, un lavoro su di sé e su un altro da sé. Perché non si può definire qualcosa se non si definisce anche il suo “contrario#. Ho deciso di lavorare sui mostri, sugli zombie: questo desiderio ha maturato in me un’idea precisa di regia. Lavorando sulla deformazione in tante forme sono arrivata ad usare questo concetto nella messa in scena stessa. La deformazione della realtà. Senza aver paura di deformarsi per arrivare al caos .Ognuna delle persone coinvolte in questo progetto ne è parte fondante, lavora con me a scoprirsi, a nascondersi, a rivedersi. Molti di loro non sono attori né danzatori professionisti, ma sono professionisti nel loro lavoro, consulenti aziendali, medici, ispettori di polizia, sposati, genitori, una ex prostituta oggi consulente per una onlus, e gli altri, artisti vari; tutti insieme lavoriamo sulle nostre paure, su da dove veniamo e su dove vogliamo andare, sui nostri desideri. E tutti insieme facciamo un percorso sempre in via di definizione, come le persone in transizione. Uno spettacolo professionale, con professionisti della vita, della lotta per la vita. Uno spettacolo pulito tecnicamente, sporco emotivamente.
“Variabili Umane# dunque è la storia di un!identità mancata. Un desiderio di trovare “casa#. Un canto d‘amore e d!odio per “essere# umani. Un urlo di vita. Un urlo parossistico, fottutamente indigesto. Una danza di corpi buffi e belli che desiderano essere amati. Una tragicommedia sull’ignoranza e una ricerca continua Le variabili umane entrano nelle menti come un elettroshock.
ATOPOSLAB
Laboratorio Teatrale sull!identità di genere
diretto da Marcela Serli
ATOPOS Compagnia Teatrale organizza laboratori teatrali rivolti ad attori, danzatori e artisti dai diversi
linguaggi espressivi, ma anche a tutti coloro che sono curiosi di sperimentare le proprie possibilità creative
indagando sulla propria identità, e in particolare sulle proprie componenti maschile e femminile.
I laboratori partono dall’analisi della psicogenesi del maschile e del femminile attraverso l!osservazione e
il confronto tra persone di diverse identità di genere.
Vengono indagate le potenzialità espressive del proprio corpo e degli stati emotivi attraverso tecniche
teatrali antiche, arcaiche, animali, contemporanee, performative.
In particolar modo ci si concentra sulla differenziazione dei generi e dei ruoli, dunque sulla costruzione di
personaggi maschili e femminili.
A questo fine viene proposto un percorso di osservazione guidata e di emulazione della realtà.
Un momento della giornata è dedicato al lavoro da performer, in cui il corpo diventa strumento artistico,
per giungere a teatralizzare il sé.
Alla fine del lavoro i partecipanti saranno in grado di raccontarsi e di raccontare la propria identità
attraverso un’installazione teatrale.
Una giornata tipo prevede: teorie di genere con narrazioni/presentazioni di sé, training fisico e vocale,
improvvisazione e composizione (il cerchio del ritmo), ricerca sull’identità individuale.
Il laboratorio è diretto da Marcela Serli, attrice e regista argentina, laureata in drammaturgia
contemporanea. Da tempo progetta e realizza spettacoli a tematica sociale.
Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.  HYPERLINK “http://www.vivaticket.it” \t “_blank” www.vivaticket.it

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

Commenti chiusi.

[fbcomments]
Scroll To Top