Questo è un romanzo contemporaneo, che ripercorre sette mesi di storia dando voce a chi non conosciamo, e che a volte fatichiamo a comprendere. Sono le Mille e una Voce che l’Europa ha rimosso. L’autore innesca con la scrittura un ribaltamento di prospettiva analitica che, con il pretesto di narrare la storia di un campo profughi alle porte dell’Europa attraverso l’esperienza dei volontari Alan e Kristin, dà voce agli esuli ascoltandoli in rispettoso silenzio. Le loro voci rimosse riconquistano così dignità, quella dignità calpestata da logiche e accordi internazionali ingiusti e lesivi dei diritti umani di chi fugge per salvare la vita. Un pamphlet realistico e per niente satirico, che ricompone i pezzi di un puzzle che la memoria collettiva tende a rimuovere, e che deve ricordarci invece che in futuro le nuove generazioni ci chiederanno come mai tutto questo sia davvero accaduto, qui in Europa, nel lontano e buio 2016.
Andrea Forliano