Nel breve monologo, omaggio a Zoran Mušič, Marco Puntin da voce in prima persona al grande pittore attraverso frammenti di vita e di morte nel loro significato primordiale e metafisico. Rifflessioni sulla propria arte, sulla verità e la menzogna, sulla necessità di comprendere l’essenziale e vedere oltre a ciò che vedono gli occhi, a cercare di comprendere nell’ombra della propria vecchiaia e nell’oblio dei ricordi il valore dell’uomo e il senso della vita. Un frammento su uno degli artisti difficilmente collocabili sia al modernismo che al primo postmodernismo, un omaggio ad uno degli artisti più individualisti per il quale l’impatto con il paesaggio, da prima quello carsico in seguito quello dalmata, castigliano, svizzero e italiano, infine quello di Dachau, ha avuto una significativa influenza sull’esperienza artistica e quella della sua vita personale.
Questo spettacolo/ evento ha un’unica data , posti limitati, durata 50’ ca. – biglietto euro 10 acquistabile mezz’ora prima dello spettacolo all’ingresso del museo o in prevendita al Teatro Miela dal lunedì al venerdì dalle15 alle 19. info: Teatro Miela 9 – 13 tel. 040365119 – [email protected]. bit.ly/2KrUBB4
Bonawentura/Teatro Miela
in collaborazione con Comune di Trieste
Con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Andrea Forliano