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Teatro Miela Trieste Si apre ufficialmente la XXII edizione di S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni

Teatro Miela Trieste Si apre ufficialmente la XXII edizione di S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni

Si apre ufficialmente la XXII edizione di S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni, dopo un’anteprima estiva con due spettacoli all’aperto (la Mostra di Mohamed Ba e Eroicamente scivolato di Filippo Capparella).

La prima parte della rassegna si svolgerà al Teatro Franca e Franco Basaglia,  a causa dei lavori di riqualificazione della sala del Teatro Miela che termineranno a fine ottobre.  In novembre il festival ritornerà al Teatro Miela, con alcuni eventi al Teatro Stabile Sloveno, al Cinema Ariston e alla Stazione Rogers.

Il programma di quest’anno combina la rappresentazione di spettacoli già programmati nella XXI edizione, che non sono andati in scena a causa dell’epidemia da Covid19, con altre novità che contribuiscono alla riflessione sulla realtà e sulle varie sfaccettature dello spaesamento e specialmente su quello indotto dalla crisi pandemica. Gli spettacoli, inoltre, sono pervasi da analisi e pensieri attraverso che si riferiscono ai fenomeni migratori.

Casa di bambole0

Più in generale si può dire che l’edizione di quest’anno, con gli spettacoli di produzione Bonawentura e quelli di ospitalità, si interroga su temi etici che vanno dalla fede religiosa alla fiducia nell’essere umano, al valore e alla dignità di ogni singolo individuo, dall’accoglienza dell’altro,  alla possibilità di riscatto e di parità delle donne e infine alla protezione dei diritti della Carta fondamentale dei Diritti della UE.

Fino alla fine di ottobre gli spettacoli della rassegna andranno in scena al Teatro Franca e Franco Basaglia nel parco di San Giovanni.

Mercoledì 29 settembre: “CASA DI BAMBOLE” un emozionante e trepidante monologo tutto al femminile ispirato a Ingeborg Bachmann, di e con Sissi Abbondanza e con la produzione della Compagnia Chille de la Balanza di Firenze.

Giovedì 30 settembre: si scatenerà invece il “SALOTTO IN-provvisato” targato Petit Soleil. Cinque attori in un variopinto talk show teatrale che vuole essere un inno alla diversità ispirato al ‘nostro’ James Joyce.

Sabato 2 e domenica 3 ottobre: la prima tappa di un innovativo studio teatrale, ovvero “DALLA CARNE E DALLE OSSA” una produzione Bonawentura nata  da un progetto di ArtiFragili. A cura di Omar Giorgio Makhloufi con interpreti e coautori Filippo CapparellaVeronica DariolPaolo Fagiolo e la consulenza artistica di Alessandro Marinuzzi. Un’indagine teatrale e drammaturgica sul senso della Fede nell’esistenza umana e sulla fiducia nella dignità dell’individuo al di là del credo religioso.

Giovedì 14 ottobre: dalla selezione del Women Playwrights International 2018 di Santiago del Cile, sarà la volta di “COSÌ VICINO AL FONDO” di Camille Davin con Arianna AddonizioPaolo Mutti e Filippo Fossa, regia Bruna Braidotti, produzione Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone. Una pièce di raro fascino che affronta in modo inusuale, quasi ‘magico’, il tema dell’attraversamento del Mare Mediterraneo delle persone migranti e della loro morte in mare.
Giovedì 21 ottobre: lo spettacolo “COME DIVENTARE ITALIANI: IL TUTORIAL” di Laila Wadia Chiara Boscaro, regia di Sabrina Morena, con Marcela Serli, produzione Bonawentura. Un gioco teatrale comico e grottesco fra stereotipi, usi e costumi, gesti e parole d’ordine per ritrarre e ironizzare il Bel Paese alle prese con le sfide del mondo globalizzato.  L’ultima versione che ha avuto un notevole successo a Milano, mai vista fino ad oggi a Trieste, in cui il testo si è trasformato in un ritratto surreale e graffiante della società contemporanea.

­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Dal mese di novembre gli spettacoli saranno rappresentati nuovamente al Teatro Miela.

Martedì 9 novembre: DA MADRE A MADRE, ispirato a L’anello forte di Nuto Revelli, un’idea di Carla Peirolero, scritto e interpretato da Irene Lamponi, Bintou Ouattara, Carla Peirolero, regia Enrico Campanati, produzione Suq Festival di Genova. Lo spettacolo racconta le similitudini, tra antiche e odierne schiavitù, da cui è possibile uscire solo attraverso consapevolezza, conoscenza, solidarietà. Le donne sono anello forte, in questo. Il mondo dei matrimoni misti, della tratta delle bianche, delle guaritrici degli anni ’20 e 50, del libro di Revelli, e l’Africa di ieri e di oggi.

Giovedì 11 novembre: IL VANGELO DELLE BEATITUDINI, di e con Aida Talliente, disegno luci Luigi Biondi, elementi scenografici Luigina Tusini, video animation Cosimo Miorelli. Una produzione Aria Teatro Pergine, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il patrocinio del Centro d’Accoglienza E. Balducci. Quattro quadri, quattro storie una delle quali dedicata a Don Mario Vatta, straordinario uomo di fede che negli anni ha sempre vissuto in mezzo alla strada, tra gli ultimi, riuscendo a costruire una delle più belle comunità d’accoglienza nella città di Trieste. Quattro momenti che mostrano volti e condizioni umane differenti per la loro storia ma legate da un discorso comune: le Beatitudini.

Mercoledì 24 novembre, ore 18.00: inaugurazione della mostra di Meta Krese ASPETTANDO INVANO – Storie di profughe di Srebrenica, a cura dello Slovenski klub nell’ambito del progetto “Ritorni – Tempi di guerra, tempi di pace”. La mostra racconta le storie delle vedove di Srebrenica che nei primi anni novanta del secolo scorso si sono rifugiate nei campi profughi lontano dai centri urbani nel Cantone di Tuzla. Questi campi sono stati creati come soluzioni provvisorie, ma alcuni esistono ancora oggi.  Nei campi abitano ancora le vedove e i loro figli e i nipoti nati li. Convivono con tutti i traumi della guerra che la pace non cancella. La mostra si pone la domanda di come vivono più di 80 milioni di profughi e di sfollati che sono solo numeri. Persone senza nome.

Giovedì 25 novembre:  FIGLIE DI SHERAZADE – Raccontare per salvarsi la vita. Scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca, musiche originali di Rosie Wiederkehr e Ruth Bieri, scene e fotografie Franca D’Angelo, sculture Nato Frascà. Una produzione Il NaufragarMèDolce. La storia vera di due giovani donne che si raccontano come in uno specchio ribaltato, affinché altre donne possano un giorno vivere in condizioni migliori. Due storie parallele che nell’intrecciarsi producono, un nuovo significato, che lascia alla riflessione dello spettatore l’ultima parola.

Giovedì 9 dicembre: TEMPO ORFANO di e con Chiara Benedetti, musiche Luca Vianini, luci Luigi Biondi. Una produzione Aria Teatro. La vera storia di Adam, un uomo arrivato in Italia dopo la guerra in Libia del 2011. Il testo si è composto dopo una serie di lunghe interviste raccolte nel tempo da persone che sopravvivono all’esilio e da un ultimo fortunato incontro con il protagonista dell’opera.

Sabato 11 dicembre al Teatro Stabile Sloveno: ŠEST – SEI, una produzione Maska Ljubljana e Slovensko mladinsko gledališče. Sulla rotta balcanica, nel 2016 la comunità locale e i genitori degli studenti si sono opposti all’accoglienza di  sei profughi minorenni, non accompagnati, nella Casa dello studente di Kranj. Lo spettacolo mette in scena la discussione nel paese e nel consiglio comunale.

Martedì 14 e mercoledì 15 dicembre:  SENZA UN SOLDO ( titolo provvisorio), ispirato al romanzo di Orwell Senza un soldo a Parigi e a Londra. Adattamento di Giuseppe Nicodemo, con Laura Bussani e Francesco Godina, regia di Marcela Serli.  Lo spettacolo tratta il tema del denaro, della povertà e del degrado in una chiave drammatica e grottesca.

Lo spettacolo è in sostituzione al programmato “LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI AL WELLNESS”  in coproduzione con il Dramma Italiano di Fiume; che per motivi indipendenti dalla nostra volontà andrà in scena nel 2022.

Giovedì 16 dicembre:  SCONCERTO PER I DIRITTI, ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros, con Agata Tomšič ed Emanuela Villagrossi, drammaturgia Agata Tomšič, regia, disegno musicale, luci e video Davide Sacco. Una produzione ErosAntEros – POLIS Teatro Festival. Due attrici danno voce agli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Incarnano due figure provenienti da un altro mondo, che si interrogano su concetti chiave quali Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia, verificandone l’effettivo rispetto nel nostro tempo. Dialogano con lastre d’acciaio che percosse si fanno strumenti musicali all’interno di un’ambientazione sonora da cui emergono le note della Nona Sinfonia di Beethoven.

Ingresso agli spettacoli teatrali:

Interi € 12,00 riduzioni convenzionate € 10,00. Prevendita: www.vivaticket.com. Inoltre è possibile effettuare una prenotazione telefonando allo 040365119 (lunedì-venerdì / 9.00-17.00) o scrivendo a [email protected] (fornendo i dati personali nome, cognome e recapito telefonico).

Info

[email protected] / www.spaesati.org

[email protected] / www.miela.it

Con il sostegno Regione FVG

 

Promosso e organizzato da: Bonawentura / Teatro Miela Teatro Stabile Sloveno

Organizatorji  Bonawentura / Gledališče Miela Slovensko Stalno Gledališče

 

In collaborazione con: La Cappella Underground, Associazione Stazione Rogers, HNK “Ivan pl. Zajc”- Dramma italiano – Fiume, Slovenski Klub, Compagnia Arti e Mestieri – Pordenone, Suq Festival – Genova, Aria Teatro – Pergine, Compagnia Chille de la balanza – Firenze, Il NaufragarMeDolce – Roma, ErosantEros- Polis Teatro Festival – Ravenna, Cooperativa sociale “La Collina”, ICS- Ufficio Rifugiati Trieste, Casa Internazionale delle donne Trieste.

 

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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