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“Terra di Confine”,al debutto ieri presso la Sala Bartoli del Politeama Rossetti

“Terra di Confine”,al debutto ieri presso la Sala Bartoli del Politeama Rossetti

Trieste ,è stata ed è tutt’ora città di confine,fatto che l’ha resa protagonista di numerose vicissitudini,soprattutto lo scorso secolo.Ieri sera,in una Sala Bartoli gremita di spettatori,ci si è potuti calare fino in fondo in un altro confine:quello Israelo-Palestinese;linea di frontiera spesso instabile e scenario di una guerra che va avanti quasi ininterrottamente dal 1948,anno di fondazione dello Stato d’Israele.Il regista e protagonista di “Terra di confine-Viaggio in Israele e Palestina” Daniele Salvo,nei panni dello scrittore israeliano Amos Oz,ci ha portato con se in viaggio fra le lande contese di Cisgiordania e la città di Gerusalemme,dove imperversa l’infinito conflitto,intriso di odio fra le due differenti etnie entrambe di radice semitica.

andreaFanatismo,parola citata svariate volte dal protagonista che dovrebbe indurci alla riflessione,è causa di tanti mali passati e presenti,in particolar modo quello etnico-religioso sul quale tanto si parla riguardo il Medio Oriente(fra l’altro culla di tutte le civiltà)che,purtroppo si è dipanato e si dipana ancora oggi anche in altre zone del globo,dove apparentemente ci sono governi democratici.Su questo tema si sono svolti i dialoghi fra lo scrittore ebreo e,a seconda delle situazione,fra soldati o civili israeliani e palestinesi(interpretati da Alfonso Veneroso,Elio D’Alessandro e Marco Imparato) arrabbiati e/o stanchi di questa eterna situazione,ma Amos Oz,non è il solito reporter a cui interessa solamente fare cronaca,ma egli stesso capisce tante cose man mano che il viaggio va avanti come se facesse anche un cammino introspettivo.Significante è stata l’apertura della messa in scena;vi erano 2 ragazzi,uno Palestinese e l’altro israeliano che si guardavano con estremo disprezzo;a fine rappresentazione gli stessi ragazzi si incontravano sorridendo e dandosi la mano.Gesto auspicato dal protagonista nelle sue ultime battutte”chissà se un giorno non troppo lontano un giovane Palestinese e un coetaneo arabo non possano passare liberamente il confine al fine di prendersi insieme un caffè”.

Un intenso scroscio di applausi ha caratterizzato,l’uscita di scena degli attori che si esibiranno,sempre alla Sala Bartoli,oggi e domani alle ore 21,venerdì 8 aprile alle ore 19,30 sabato 9 aprile alle ore 21 e domenica 7 aprile alle ore 17.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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