Impronte dal Passato, ovvero Storie, Personaggi e Leggende di Udine, del Friuli e dintorni (Edizioni Stampa Lito Immagine) è il titolo del secondo libro scritto da Lorenzo Baldo, ex assicuratore e ora docente all’Università della Terza Età di Udine.
Questa nuova pubblicazione è stata presentata ieri pomeriggio nella sala conferenze della Libreria Friuli (via Rizzani, 1 Udine). Per l’occasione sono intervenuti l’autore e il coordinatore grafico dell’edizione, Francesco Beltrame. Il libro costituisce una preziosa raccolta di storie recenti e antiche, riordinate seguendo una serie cronologica. Ciascuna storia definisce un capitolo a sé: si tratta di fatti realmente accaduti, suggestioni leggendarie, motti popolari, blasoni e curiosità che riguardano il trascorso e i luoghi più belli della nostra regione.
Dopo una breve premessa di Beltrame, il quale sottolinea l’accuratezza e l’inestimabile valore di un’operazione volta a sollecitare la memoria su un passato spesso ignorato, Baldo decide di catturare l’attenzione del pubblico raccontando, brevemente, alcune delle storie narrate nel suo libro. L’uditore viene subito proiettato nel V secolo d. C., quando le orde di Attila scendono in Friuli seminando morte e distruzione. Le tracce di quel terribile evento sono rimaste indelebili nei detti popolari friulani (tu sês un Attila, Flagellum Dei!), nella memoria dei paesi (si cita l’esempio di Mereto di Tomba, dove la tradizione popolare ancora conserva alcune “lamentazioni” per la distruzione dell’antico abitato).
Sempre sfogliando le pagine del suo Impronte dal passato, Baldo racconta l’assedio di Aquileia. Qui il confine tra storia e leggenda si fa più labile: c’è la diatriba tra Udine e Meduna sulla paternità del famoso colle fatto di scudi, dal quale Attila avrebbe guardato il rogo della seconda città più importante dell’Impero Romano. C’è il mistero secolare del Puteum aureo (pozzo Aureo), scavato nel 452 d. C. dagli aquileiesi, per nascondere i tesori prima di abbandonare la città e scappare verso il mare. Ma sono tante, diverse le storie. Come la curiosa origine della Festa della Zucca di Venzone e la leggendaria costruzione delle sue bellissime mura, edificate in una notte per proteggere la regina Teodolinda partoriente …
Insomma, il libro, già disponibile nelle librerie, presenta davvero molti spunti: può essere una buona occasione, soprattutto per i più giovani, d’imparare ad osservare con occhi diversi i luoghi che abitiamo ogni giorno. Con occhi più attenti, forse. Sicuramente più consapevoli.
Eugenio Giacomelli