Trento, 29 luglio 2013_Quasi 30.000 presenze, 250 tra incontri tematici, talk show, spettacoli, concerti, installazioni artistiche, più di 450 persone coinvolte nell’organizzazione, 150 giornalisti accreditati, 25.000 accessi al nuovo sito online nelle prime due giornate, 40.000 visualizzazioni del video “Push to add Science”: questi i numeri straordinari che documentano il successo della grande inaugurazione del MUSE, «che proietta il museo e la città di Trento nel futuro», come ha sottolineato il direttore Michele Lanzinger durante la 24 ore no stop. Il 27 luglio 2013 è per il MUSE «un punto di partenza, non un punto di arrivo»ha spiegato Lanzinger nel suo discorso di chiusura e di ringraziamento a tutti, visitatori, addetti ai lavori, artisti, giornalisti, partners che hanno preso parte all’inaugurazione.
Le lunghe file in attesa all’ingresso del museo e i volti stupiti, affascinati e contenti dei visitatori all’uscita sono le immagini simbolo delle prime 24 ore di vita del MUSE, che da domani riaprirà al pubblico per scrivere la sua storia. Neanche i 40 gradi dei due giorni più caldi di questa estate hanno scoraggiato i quasi 30.000 che senza esitazione hanno atteso, anche per due ore, prima di gustarsi le installazioni interattive, gli scheletri dei dinosauri, gli animali tassidermizzati, le realistiche riproduzioni di uomini preistorici, i suoni e le sensazioni della serra tropicale, una delle attrazioni più apprezzate. E poi gli eventi nel piazzale esterno stracolmo, che per tutta la 24 ore di inaugurazione sono stati seguiti senza sosta. Allo scoccare della mezzanotte di sabato 27 luglio, l’affascinante proiezione del video mapping ha tenuto migliaia di occhi incollati alla facciata del MUSE, dove scorrevano, accompagnate da sonorità elettroniche, le psichedeliche e coloratissime immagini del lungo cammino evolutivo, contenuto nelle “pagine” del museo. Poi spazio al dj set di Frankie Hi NRG con migliaia di giovani a scatenarsi fino al risveglio accompagnato dai dolci suoni del concerto di Niccolò Fabi. E ancora anziani, famiglie, ragazzi e tanti bambini divertiti dai numerosi allestimenti dedicati a loro, per avvicinarsi alla scienza interagendo con essa.
Un museo per tutti, capace di andare oltre confini territoriali, linguistici e cognitivi. È proprio per questa sensibilità e con l’intento di coinvolgere il pubblico nella sua varietà, che ogni evento è stato accompagnato da un interprete del linguaggio dei segni, che ha permesso a tutti di poter godere degli spettacoli, degli incontri con gli esperti e dei talk show tematici.
La manifestazione ha coinvolto tutto il territorio trentino, con la partecipazione di quasi 60 tra associazioni, enti, imprese, fondazioni, università locali che hanno preso parte in maniera attiva alla sua realizzazione.
Ma il MUSE non è solo un Museo delle Scienze, è anche un centro di ricerca riconosciuto a livello internazionale. Tra le sue sezioni di ricerca, tutte dedicate alla natura, quella dedicata alla biodiversità tropicale porta avanti importanti progetto di monitoraggio ecologico e cooperazione internazionale in uno degli hotspot di biodiversità del pianeta, i monti Udzungwa in Tanzania.
La presenza dei ricercatori del MUSE nell’area del continente africano ha permesso di studiarne il territorio e mettere in campo iniziative concrete per la sua salvaguardia. In particolare, attraverso l’associazione no profit Mazingira,che svolge progetti di cooperazione internazionale e sensibilizzazione su tematiche ambientali e alla quale è stato devoluto l’intero incasso della “cena tropicale” di beneficienza organizzata ieri sera all’interno del MUSE, alla quale hanno partecipato quasi duecento persone.
Dopo una giornata di pausa per addetti ai lavori, dinosauri, ominidi, animali tassidermizzati, pesci e piante tropicali, schermi ed exhibit multimediali, il MUSE da domani inizia il suo importante cammino verso il futuro.