n Sala Tripcovich, alle ore 14, entrambi in anteprima italiana, per il CONCORSO DOCUMENTARI due lavori. Prima verrà proiettato ČETRDESMIT DIVI (FortyTwo), di Laila Pakalnina: “vorrei far capire qualcosa della maratona a quelli che non la corrono perché non vogliono o perché non possono, come ad esempio mia madre che ha dolori alle gambe. E’ come se fossi una spia mandata a correre la maratona”, dice l’autrice.
A seguire SZTUKA ZNIKANIA (L’arte di scomparire) di Bartek Konopka e Piotr Rosolowki, la storia sconosciuta di Amon Frémon, un sacerdote voodoo haitiano che negli anni Ottanta visitò la Repubblica Popolare della Polonia, visione metafisica del socialismo attraverso gli occhi di uno straniero che proveniva da una cultura diversa.
Alle ore 16 per il CONCORSO LUNGOMETRAGGI il film LOŠĖJAS (The Gambler) diretto dal lituano Ignas Jonynas, una storia d’amore e gioco d’azzardo (dove si gioca con la vita e la morte) con un protagonista che ha vissuto a cavallo fra comunismo e capitalismo.
Alle 18 per il CONCORSO DOCUMENTARI, inserito in Zone di cinema, THE SPECIAL NEED-L’AMORE SECONDO ENEA, di Carlo Zoratti, distribuito da Tucker Film; il protagonista (di Tavazzano, Friuli) è un ragazzo autistico che vuole vivere alla luce del sole le sue esigenze sessuali. Dato che l’Italia non offre soluzione legale al desiderio di Enea, s’imbarca in un viaggio in Europa con gli amici Carlo ed Alex, alla ricerca di un modo per avere un rapporto sessuale e di una chiave per esplorare i suoi sentimenti e i suoi desideri.
The Special Need, in concorso a Locarno, Amsterdam, Copenaghen, ha vinto a Leipzig la Colomba d’Oro.
Alle 20 in CONCORSO LUNGOMETRAGGI l’anteprima italiana di LE GRAND CAHIER (The Notebook), dell’ungherese János Szász, tratto da La trilogia della città di K. di Agòta Kristof, “una storia guerra senza guerra”, dice l’autore, nella shortlist degli Oscar 2014. Il film uscirà nelle sale italiane per AcademyTwo in primavera.
Alle 22 per SORPRESE DI GENERE THE PRIEST’S CHILDREN (Scherzi da prete) di Vinko Bresan, il più grande successo di ogni tempo al box office croato. Convinto di fare la cosa giusta, perché anche il Papa è contro l’uso dei preservativi, Don Fabijan, prete cattolico in un paesino di un’isola croata, inizia a bucherellare i preservativi che Peter, edicolante timorato di Dio, poi rivende nel suo chiosco. I due vengono aiutati da Marin, il farmacista locale, che inizia di nascosto a sostituire le pillole anticoncezionali con le vitamine. Presto le azioni del trio cambiano la vita degli abitanti del luogo, che smettono di essere fautori del loro destino.
Al Teatro Miela alle 15 FUORI CONCORSO: PAROLE POVERE di Francesca Archibugi, documentario che la regista ha dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello (distribuito da Tucker). Le radici friulane e le testimonianze degli amici, i luoghi e i ricordi, l’ombra del ’76 e il profilo delle montagne, la sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo.
Alle 16 CONCORSO CORTOMETRAGGI: ARAL-TOUR INTERNATIONAL di Elena Chmelevkaja, ALBATROSSE di Mike Kren, KUTIJA di Nebojša Slijepčević, MEIN ENGEL di Miriam Bliese, CLAUDIU & THE FISH di Andrei Tǎnase, BOLES (animazione) di Špela Čadež.
Alle 18 per l’omaggio che il festival riserva a Sergej Paradjanov c’è il biopic sul regista-artista, di Avedikian (armeno) e Fetisova (ucraina), che racconta alcuni dei momenti salienti della vita e del lavoro del grande autore perseguitato dalle autorità sovietiche. Vediamo Paradjanov mentre realiza i suoi capolavori come Le ombre degli avi dimenticati e Sayat Nova-Il colore del melograno, ma anche i suoi anni di carcere sotto il regime comunista, e dell’amore indissolubile per la bellezza che gli permette di sopravvivere negli anni di isolamento e oblio.
Alle 20 ancora corti con ALERIK (animazione) di Vuk Mitevski; ČEST di Pavel G. Vesnakov; KISPARISZ di Orsi Nagypál; FLORA I FAUNA di Piotr Litwin; LEHRLING di Aurelio Buchwalder; PRAGOVI di Dijana Mlađenović.
Alle 22 per a sezione AI CONFINI DEL SUONO PRAVI ČLOVEK A KAPITALIZEM (The right man for capitalism) di Dušan Moravec, incentrato sulla figura di Damir Avdic, musicista, poeta, scrittore bosniaco che vive in Slovenia, soprannominato Bosniac Psycho; a seguire ANPLAGD (Unplugged) del serbo Mladen Kovačević, la storia di due anziani (Vera, detective in pensione, e Pera, il sapientone del luogo) che sono gli ultimi due suonatori di foglie.
Alle 23.45 PUSSY RIOT: A PUNK PRAYER di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin (anteprima regionale), il documentario girato nel corso di 6 mesi sulla incredibile storia delle tre giovani donne che hanno sfidato il potere politico ed ecclesiastico e sono state imprigionate. .
Tra gli eventi collaterali del festival nella giornata alle 14.30 per ESTERNO GIORNO con TRIESTE AL CINEMA, DA CORRIERE DIPLOMATICO A DIANA si potrà godere di una passeggiata cinematografica a cura di Nicola Falcinella e Beatrice Fiorentino, un modo diverso di visitare la città e insieme una chiave differente per scoprire o ripercorrere la storia del cinema (iscrizioni via mail a [email protected] o direttamente agli uffici del festival in Sala Tripcovich, costo 10 euro, 5 per gli accreditati).
Nella Sala Video del Teatro Miela alle ore 17 la prima masterclass del festival con ČEDOMIR KOLAR che spiegherà come vincere un Oscar (Kolar è stato il produttore di Tanovic e Manchevski). Ingresso libero.
Informazioni sul sito del festival, www.triestefilmfestival.it