Notevole affluenza all’Orto Lapidario anche per le repliche di agosto di “Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio”: da giovedì 30 agosto a domenica 2 settembre bisognerà cogliere l’ultima occasione per applaudire la suggestiva lettura itinerante multimediale che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Comune di Trieste, ha realizzato nella ricorrenza del 250° anniversario della morte di Johann Johachim Winckelmann (avvenuta a Trieste l’8 giugno 1768).
L’evento si svolge negli affascinanti e magici spazi dell’Orto Lapidario e prevede che il pubblico e gli attori si spostino in diversi punti, tutti ricchi di atmosfera. Per questo lo spettacolo si avvale dello Silent System, per la prima volta in ambito teatrale a Trieste. “Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio”, testo a cura di Marzia Vidulli Torlo, diretto da Andrea Collavino e interpretato dallo stesso Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella, è dunque per il pubblico un’esperienza davvero inedita. Oltre a permettere di seguire lo spettacolo visitando l’Orto Lapidario, la pièce “sperimenta” lo Silent System cioè un particolare sistema per seguire la parte sonora dello spettacolo in cuffia, pur trattandosi di uno spettacolo dal vivo. Ciò permette ad ogni spettatore di essere avvolto perfettamente nell’atmosfera sonora, di sentire la recitazione degli attori senza essere turbato da rumori esterni, muovendosi liberamente all’aperto… E ciò spiega anche la curiosa immagine scelta dallo Stabile per promuovere lo spettacolo: sui manifesti campeggia infatti un celebre busto di Domenico Rossetti (grande promotore della realizzazione del Cenotafio di Winckelmann) munito di cuffie audio. «I duecento cinquant’anni dalla morte di Winckelmann, “per quattro monete”, parafrasando il titolo, sono l’occasione per un viaggio visivo e sonoro nel mondo interiore di questo grande storico dell’arte, archeologo e letterato» ha spiegato Andrea Collavino. «Un percorso che il pubblico farà all’interno dell’orto lapidario venendo a contatto con i protagonisti di una vicenda che ancora rimane inspiegabile. Non è importante oggi cercare di risolvere l’enigma, ma rievocare il grande contributo che Winckelmann ha dato alla moderna storia dell’arte, con un atto artistico, che ci riconnetta all’uomo oltre che all’intellettuale. Perciò quella che gli spettatori faranno sarà un’esperienza sensoriale e immersiva fatta di suggestioni, provenienti da epoche e luoghi diversi. Un caleidoscopio di impressioni che ci riconduca all’idea del viaggio ultimo, dove le memorie si sovrappongono, svaniscono, lasciandoci infine più leggeri». La traccia drammaturgica di Marzia Vidulli Torlo, funzionario direttivo conservatore al Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario, suggerisce dunque un interessante itinerario che il pubblico segue in un’architettura del suono raffinata fatta di attori che reciteranno dal vivo, di testimonianze registrate e di una suggestiva colonna sonora. Un assieme di emozioni e sensazioni che restituisce molte sfumature della figura di Johann Johachim Winckelmann, a cui recentemente è stato intitolato il Museo dell’Antichità-Orto Lapidario.
All’interpretazione di Andrea Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella si alternano testimonianze registrate su Winckelmann e i suoi giorni a Trieste, restituite da altri interpreti.
“Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio” va in scena giovedì 30, venerdì 31 agosto e sabato 1 e domenica 2 settembre. L’orario d’inizio è sempre alle 21.
In caso di pioggia lo spettacolo si recita ugualmente, in spazi interni.
I biglietti sono in prevendita presso i consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: i posti disponibili saranno limitati a 50 e in caso di disponibilità gli ultimi biglietti si potranno acquistare anche sul luogo dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio. Il consiglio però è di ricorrere alla prevendita.
Il prezzo del biglietto è di €8 con riduzioni a €5.
Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito www.ilrossetti.it.