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Udine Graffiti: al Visionario, la città vista sotto altri occhi

Udine – Cinema Visionario – dal 6 giugno al 6 luglio 2014. Verrà inaugurata venerdì alle 18.30, presso la Mediateca del Cinema Visionario, la mostra fotografica Udine Graffiti – Una città mai vista, ultima fatica della locale Associazione Culturale ArteKmZero.

L’esposizione, visitabile fino a domenica 6 luglio, si propone di presentare, raccontare e rendere comprensibile anche ai più scettici i fenomeni del graffitismo e della street art.

graffiti2Scopo ultimo di chi si è occupato di raccogliere e selezionare gli scatti – un centinaio le fotografie scelte a partire da un servizio di 35mila immagini prodotto in nove mesi di ricerche, fra luglio 2013 e aprile 2014 – è far sapere che ciò che per molti altro non è che un goliardico imbrattamento di pareti ed altre superfici urbane, rappresenta invece per i propri autori un’essenziale modalità d’espressione, una forma d’arte in stile pop che prende spunto dalle influenze del passato.

La mostra accompagnerà i visitatori in un metaforico viaggio fra i quartieri dell’udinese, aprendo un varco verso nuovi orizzonti artistici e guidandoli alla scoperta di una città inedita, più vicina di quanto si possa immaginare al modo di presentarsi di alcune fra le maggiori metropoli europee.

Alcuni eventi collaterali affiancheranno l’esposizione principale: la personale del graffitaro friulano Sqon, celebre per i suoi coloratissimi gatti urbani, gli Angry Birds e tutti gli altri originali lavori che già gli hanno consentito di varcare con successo i confini dell’Europa; la Warhol Day & Night, approfondimento a sfondo filmico dedicato alla pop art e realizzato in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche (CEC), la Cineteca del Friuli e la Fabbrica del Vedere; alcune masterclass a tema e una serie di DJ set a rievocare l’atmosfera tipica degli anni ‘60.

Da Vassily Kandinsky a Salvador Dalí, da Andy Warhol a Keith Haring, da Leonardo da Vinci a Umberto Boccioni, Udine Graffiti svela i numerosissimi rimandi artistici inseriti dai writer nelle loro opere e ci dimostra così come l’arte non abbia smesso di essere apprezzata o prodotta ma, anzi, sia stata capace di mantenersi al passo con i tempi, modificando canali e modalità di diffusione, trasferendosi sulle strade per poter meglio interagire con la quotidianità delle persone.

 

Ilaria Pingue 

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