Valorizzare il patrimonio artistico tiepolesco attraverso una sinergia che favorisca i turisti, e non solo, che decidono di ammirare le tante opere pittoriche realizzate in città. Opere che, a buon diritto, hanno reso celebre Udine come “città del Tiepolo”.È questo il senso dell’accordo, approvato dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla Cultura, Federico Pirone, in base al quale fino a fine giugno verrà istituito un biglietto cumulativo chiamato “Percorso Tiepolo”. L’accordo, sottoscritto tra Comune di Udine e Museo Diocesano, infatti, prevede la possibilità di visitare, al costo unico di 6 euro, i due musei, Castello e Museo Diocesano, dove sono conservate le opere di Giambattista e Giandomenico Tiepolo. A queste si aggiungo poi le opere di Tiepolo visitabili sia nel Duomo di Udine, sia nell’Oratorio della Purità.“Si tratta di un passo preliminare, semplice nella sua elaborazione, ma significativo per la sua valenza – commenta Pirone – affinché tutta la città promuova l’obiettivo comune di sentirsi ed essere città del Tiepolo. Un modo per creare un percorso unitario che tocchi tutti i luoghi del Tiepolo presenti a Udine, articolando così una vera rete museale cittadina. Il nostro impegno per il futuro – conclude Pirone – è di rafforzare una strategia complessiva che, in maniera più permanente, coinvolga anche gli operatori economici e turistici di questa regione”.
Il biglietto del “Percorso Tiepolo” sarà acquistabile presso le biglietterie di Castello e del Museo Diocesano (Piazza Patriarcato 1) e consentirà, come detto, di ammirare tutte le opere di Tiepolo conservate in città.
I Civici Musei del Castello – Galleria d’Arte Antica e Pinacoteca custodiscono quattro capolavori tiepoleschi, due pale d’altare, San Francesco di Sales e L’angelo custode, databili rispettivamente 1730-35 e 1737, il dipinto che in origine decorava il soffitto di una delle sale di Palazzo Caiselli raffigurante La Virtù e la Nobiltà trionfano sull’Ignoranza (1740-1743) e il Consilium in Arena, dipinto eseguito per il conte Antonio di Montegnacco. Per quanto riguarda il Museo Diocesano e Le Gallerie del Tiepolo, invece, il visitatore può restare incantato di fronte alle decorazioni a fresco di alcuni ambienti del palazzo. Il Patriarca di Aquileia, Dionisio Delfino (o Dolfin), nel 1726 commissionò infatti a Tiepolo la realizzazione della decorazione di alcune stanze. L’artista in tre anni porta a termine il lavoro, affrescando il soffitto dello Scalone d’Onore, la Galleria degli Ospiti e il soffitto della Sala del Tribunale. A queste due sedi museali, inoltre, il visitatore può proseguire con un itinerario tiepolesco verso il Duomo di Udine, che conserva una delle prime opere udinesi del giovane Giambattista Tiepolo e realizzata nel 1726 su incarico dalla Confraternita del Santissimo Sacramento. Senza fiato, infine, lascia anche L’Oratorio della Purità, dove nel 1759, su commissione sempre del Patriarca Dolfin, Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico, affrescano il soffitto e dipingono la pala d’altare.Sempre per valorizzare la presenza tiepolesca a Udine, infine, i Civici Musei del Comune, grazie alla collaborazione con Ascom – Udine Idea – Udine, hanno messo in vendita presso i bookshop del PuntoInforma (via Savorgnana 12) , Casa Cavazzini (via Cavour 14) e del Castello, il “Foulard Tiepolo”, realizzato in cotone/seta (cm.140×140) al costo di 68 euro. Il foulard è la riproduzione dell’opera pittorica di Giambattista Tiepolo “La virtù e la Nobiltà trionfano sull’Ignoranza” e viene venduto confezionato in una elegante confezione regalo