Sono attesi oltre un milione di giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù che da oggi al 21 agosto vedrà Madrid invasa dalla festante massa di ragazzi dai 14 ai 3o anni, che si apprestano a seguire il Santo Padre, nella tre giorni più intensa della loro vita di cristiani. Ormai da quando fu istituita da Giovanni Paolo II , la giornata della gioventù non è più stata abbandonata. La sua riuscita e il clamore con cui generazioni e generazioni di giovani si sono susseguiti in questo appuntamento segna l’animo di festa e di appartenenza ad un credo religioso di milioni di ragazzi. Ragazzi che rifiutano il periodo agnostico in cui vivono e credono ancora in ideali come la fratellanza e la fede che certamente li rende forti spiritualmente delle proprie scelte di vita. Essere presenti in quest i giorni a Madrid è la loro testimonianza in quella fede di cui non vogliono solo esibirsi, ma confermare gli ideali ed il credo che anima i loro progetti attuali e futuri. Giovani che sono un segno di speranza attorno a cui tutti i media, a volte con superficialità e a volte con supponenza credono di rivoltare le tasche. Rivoltare le tasche per afferrare le loro debolezze, che in effetti non esistono. Giovani che credono nell’avvenire e che si avvicinano con entusiasmo al loro futuro con fede e certezze spirituali che li differenziano dal massimalismo e dalla noia di chi non crede più a nessun ideale.
enrico liotti