Isola di Utoya, luglio 2011: nessuno se li aspettava quei 69 ventenni uccisi a sangue freddo per i loro ideali progressisti, nella tranquilla Norvegia, dal compatriota Breivik. Sarà ancora possibile una società multiculturale o diventeremo sempre più spaventati xenofobi? Tre coppie sfiorate dalla tragedia ci aiutano a immaginare il futuro dell’Europa.
prima dello spettacolo
Inatteso – Teatro S. Giorgio, Sala Cechov
28 Gennaio ore 20 / 29 Gennaio ore 18
Sursum Corda – appuntamento imprevisto con la compagnia Arearea
Il 28 gennaio, al termine dello spettacolo, la compagnia e Luca Mariani, autore de “Il silenzio sugli innocenti ”, incontrano il pubblico
Sulla strage sull’isola di Utoya in cui per mano di Anders Breivik morirono 69 giovanissimi laburisti, Edoardo Erba ha scritto un testo teatrale che racconta di 3 coppie sfiorate dalla tragedia. Nella messa in scena di Serena Sinigaglia, Utoya ci aiuta ad addentrarci in questioni crucialissime come il peso dell’ideologia e della fede politica, la responsabilità nelle relazioni, le distorsioni della memoria, il futuro dell’Europa.Due genitori benestanti che hanno mandato la propria figlia sull’isola norvegese perché il padre di fede laburista lo ha deciso; fratello e sorella che lavorano i campi della verdeggiante Norvegia e due poliziotti incastrati dal senso del dovere e dall’ordine gerarchico, vedranno i propri castelli di carte rovinosamente abbattuti da uno di loro – di noi.