Biglietti in vendita dalle ore 10:00 di venerdì 5 aprile online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati
Nato a Brest in Bretagna, nel 1970, il compositore e polistrumentista francese Yann Tiersen è uno dei più importanti, versatili e poliedrici compositori della scena strumentale internazionale. Il successo arriva in Francia nel 1998 con la pubblicazione del terzo disco “Le Phare” e nel 2001 in tutto il mondo, grazie alle musiche della colonna sonora del film “Il Favoloso Mondo di Amélie”. Negli anni ha poi musicato altre pellicole di altissimo livello, tra cui “Good Bye Lenin!”, “Tabarly” e numerosi cortometraggi. Più volte paragonato a Erik Satie o Nina Rota, Yann Tiersen è un artista senza limiti e confini, in grado di spaziare dalla classica sino all’elettronica e alla musica popolare.
Anticipato dai brani “Tempelhof” e “Peli”, quest’ultimo scritto come ninna nanna per il figlio che sottolinea la connessione dell’uomo con la natura, Yann Tiersen ha pubblicato lo scorso 15 febbraio in tutto il mondo il nuovo album “All”, il primo disco a essere registrato in The Eskal, il nuovo studio di Tiersen, nonché centro sociale, costruito in una discoteca abbandonato sull’isola di Ushant, la piccola isola nel mare Celtico, tra la Bretagna e la Cornovaglia, la casa dell’artista bretone negli ultimi 10 anni.
A supporto della pubblicazione del nuovo album, è partito anche uno straordinario tour nei principali teatri del mondo, incluse due date alla Royal Albert Hall di Londra e cinque date tutte esaurite nei principali teatri italiani. A grande richiesta ritornerà in Italia in estate: il 9 luglio si esibirà in Villa Manin a Codroipo (UD), nell’ambito della rassegna estiva “Villa Manin 2019”. I biglietti (prezzi da 28 a 44 euro più diritti di prevendita) sono già in vendita online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati Ticketone.
Il nuovo album, mixato e co-prodotto da Gareth Jones, segue le tematiche sull’ambiente e sulla connessione con la natura, precedentemente esplorate in Eusa, aggiungendo registrazioni con la tecnica del field recording, ovvero suoni presi anche da altre parti del mondo oltre alla Bretagna, come le Redwood Forests della California o le registrazioni dei campi dell’aeroporto di Tempelhof a Berlino (da qui il titolo del primo singolo “Tempelhof”).