Il corpo delle donne è utilizzato come una merce, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali aumenta sempre più, il nostro tempo è consumato da una corsa verso il profitto a tutti i costi senza guardare al reale impatto che le azioni delle imprese hanno sulle persone, il territorio e l’ambiente.
Tra i colori caldi della magnifica struttura dell’Azienda agricola “Ca’ Tullio” ad Aquileia, Mauro Corda e Vincenzo Missio hanno presentato il progetto “Zero” che nasce da semplici pensieri logici elaborati durante un periodo di ferie forzate e ispirati dalla pubblicità più o meno “etica” di tv e giornali. Corda, pubblicitario con un passato nel mondo della moda, ha lanciato un progetto per aiutare le imprese a ripartire da “zero” con al contributo del coordinatore Vincenzo Missio e di un team di esperti selezionati per promuovere strategie d’impresa tese alla sostenibilità.
Esempi di “Zero” secondo Missio sono la valorizzazione delle risorse umane, la crescita generale del territorio tramite servizi migliori che consentano minori spostamenti, un utilizzo delle risorse esistenti con la consapevolezza che le materie prime non sono infinite ed è necessario pensare alle future generazioni oltre che solo a noi stessi.
Ogni nostra azione quotidiana ha un diretto impatto sugli altri presupponendo in noi una responsabilità sociale che deve essere ancora assunta come principio cardine del nostro pensare, lo stesso vale per le pubbliche amministrazioni, per le imprese e per tutti gli attori sul palcoscenico terrestre. L’etica deve rinascere nella coscienza dell’imprenditore, del consumatore, del politico e del cittadino, in uno Stato che allo stesso modo deve perseguire la sua più importante prerogativa: garantire equità.
La presentazione di un progetto ambizioso quale “Zero”, con una connotazione forte improntata sul principio dell’handicap sostenibile è un segno di coraggio volto al cambiamento. Dalle parole ai fatti, si riparte da “zero”.