mercoledì , 8 Maggio 2024
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L’involuzione mentale degli “uomini” dell’IS

Non chiamateli animali. Gli uomini dell’IS non sono animali, sono peggio. Le bestie attaccano altre bestie per i più svariati motivi, ma mai si sognerebbero di defraudare un’opera d’arte. L’espressione artistica è la chiave di lettura intellettuale della realtà che ci circonda ed è ciò che ci contraddistingue dagli animali. Quando si colpisce un concetto, bruciando un libro o frantumando una statua, si compie uno sfregio a tutta la storia dell’umanità. Il pensiero viene intaccato e si assiste a un’ involuzione dell’Homo Sapiens.

Ovviamente nel corso della storia si registrano molti casi di “regressione cognitiva” (dal Nazismo al Comunismo Cinese), guidata sempre dal fanatismo, sia esso politico o religioso.

Penso che “Maometto si stia rivoltando nella tomba”, persino “Allah” (qualora esistesse) sia schifato nell’essere usato come pretesto per gli atti abominevoli che continuano a perpetrarsi nel suo nome; quando la religione diventa una scusa per sostituirsi a Dio l’umanità esprime il suo lato più reprobo, cancellando di fatto tutto il percorso evolutivo del intelletto e del pensiero; da persone si ritorna ad essere amebe (mi perdonino le amebe per il triste paragone).

Non sono animali, gli animali seguono le leggi della natura. L’uomo segue le leggi della sua mente che a volte è alterata e quindi deleteria ed autodistruttiva.

Carlo Liotti

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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