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Una nuova era? Dipende.

Nel bene o nel male oggi sarà ricordato come il giorno in cui finisce un’Era, o forse no. Berlusconi sarà anche uscito malconcio dalle votazioni sulla sua decadenza ma sicuramente il “berlusconismo” rimane saldamente seduto tra i banchi parlamentari. I componenti di Forza Italia, quelli del nuovo Centro Destra, sono tutti figli dello stesso padre, Silvio Berlusconi. E quelli del Pd non possono certo festeggiare l’esecuzione dell’avversario storico, visto lo scarsissimo impegno che hanno profuso in questi vent’anni nel dimostrare agli italiani che non sono tutti dalla stessa parte, allo stesso tavolo, e visto che non si è riusciti a debellare il male battendolo politicamente, ma solo per le sue stupide vicende personali. Non ci sono vincitori o vinti, ci sono solo gli italiani costretti ad assistere a questo spettacolo dell’assurdo. Gli italiani, semplici e spesso creduloni, disinteressati nei periodi di grassa e storditi nei periodi di crisi. La colpa è anche nostra, noi abbiamo permesso che questi signori potessero fare i loro comodi; noi ci destiamo solo quando ci accorgiamo dell’imminente invasione del nostro “orticciolo”; un popolo di egoisti ecco cosa siamo. Tutti moralisti quando si tratta di aspetti lontani dalla vita quotidiana, come la politica, in cui ci sono ladri e corrotti. Ma l’italiano in parlamento non è poi così diverso dall’italiano fuori dal parlamento: l’evasione fiscale è la fotografia del paese. Rubano i politici, rubano i cittadini; è più facile concentrarsi su di loro che sono mediaticamente più visibili. I falsi ciechi con pensione di invalidità sono ladri tanto quanto i Fiorito di turno.

Berlusconi ha fatto per anni i suoi interessi, i suoi seguaci hanno fatto i propri interessi, persino gli oppositori hanno fatto i propri interessi. Ora che il ‘capo’ non c’è più, ora che il popolo è incazzato, ogni decisione futura avrà una rilevanza importante; fino al prossimo stordimento collettivo concomitante all’eventuale stato di benessere.

Non cambierà niente se a scomparire non sarà la parte peggiore dell’italianità: una mano lava l’altra, tengo famiglia etc.

Berlusconi è solo il simbolo della peggiore italianità, tolto Berlusconi rimangono gli italiani: troppo furbi o troppo stupidi, troppo onesti o troppo disonesti.

 

Carlo Liotti

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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