E così mercoledì le voci, giovedì mattina la firma e nel pomeriggio la presentazione alla stampa.
Iachini sorpassa tutti e si prende, fra lo stupore dei più, la panchina dell’Udinese che contestualmente saluta, ringraziando, mister De Canio ed il suo staff per la fondamentale salvezza conquistata nelle ultime gare della stagione.
Dopo pochi giorni dalla fine del campionato la società ha deciso di puntare sull’ex tecnico del Palermo che si è impegnato con la società friulana per un biennale e che avrà con sei i suoi collaboratori Giuseppe Carillo nel ruolo di vice e di Fabrizio Tafazi come preparato atletico, oltre che lo staff dell’Udinese già presente nella passata stagione.
L’allenatore di Ascoli Piceno inizierà così la sua quarta esperienza in serie A da inizio campionato. Nelle precedenti avventure, con Chievo, Brescia, Siena e Palermo 115 presenze da tecnico nella massima serie con 27 vittorie, 34 pareggi e 54 sconfitte.
In conferenza stampa, con il ds Giaretta ed il presidente Soldati, Iachini si è presentato ringraziando la famiglia Pozzo e la società Udinese per la fiducia e stima riservatagli e per l’apprezzamento rispetto al lavoro fatto in passato. Si è detto contento di essere approdato in una società seria e sana con uno stadio fantastico e con una tifoseria conosciuta e apprezzata da avversari in passato. L’obiettivo dichiarato della società è quello di raggiungere una tranquilla salvezza senza però rinunciare a pensare a qualcosa in più per far tornare l’entusiasmo fra la tifoseria bianconera, ben presente nelle passate stagioni. Rispetto al mercato il tecnico di Ascoli Piceno non si è sbilanciato dicendo che nei prossimi giorni si vedrà ancora con la società per programmare al meglio la prossima stagione in cui sarà importante avere un buon mix fra giovani di buone qualità e giocatori di esperienza. La rosa in essere, presa singolarmente evidenzia buone qualità, ma forse in questa stagione è mancata la chimica per riuscire ad avere una stagione tranquilla e soprattutto a non fare molti risultati fra le mura amiche che devono diventare una bolgia e un fortino dove costruire buoni risultati. Seppur non sbilanciandosi su un modulo ha dichiarato come il 3-5-2 sia di casa qui a Udine e che forse da questo si partirà per costruire il gruppo e raggiungere, attraverso il lavoro, buoni risultati.
Dal punto di vista caratteriale non sembra un allenatore che scalda la piazza, apparsa particolarmente fredda al suo annuncio. Come detto da lui stesso è una persona che non parla molto ma che vuole far parlare il lavoro fatto giorno dopo giorno sul campo ed è su questo che vuole essere giudicato. Particolare il modo di proporsi con il noi, sottolineando anche il lavoro dei suoi colleghi, novità nel lessico di un mister, ma che vuole, come sottolineato dallo stesso, coinvolgere con empatia e attraverso il lavoro tutte le componenti che la società mette a disposizione così come chi lo segue da anni.
Il direttore sportivo Giaretta, che aspetta di parlare con la società nei prossimi giorni per capire se verrà confermato o meno (più probabile la seconda), ha confermato l’avvio del ritiro il prossimo 4 luglio, come nella passata stagione, sui campi del Bruseschi a Udine, che garantisce delle strutture importanti per lavorare al meglio e preparare la prossima stagione che vedrà protagonista, speriamo con meno infortuni, anche Zapata, salvo opinioni diverse, ancora non espresse da parte della società che detiene la proprietà del cartellino, il Napoli.
Rudi Buset
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