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1 mar. Pordenone “IL FUTURO CONNESSO È UTOPIA O IL SUO CONTRARIO?

1 mar. Pordenone “IL FUTURO CONNESSO È UTOPIA O IL SUO CONTRARIO?

PORDENONE – Cosa prometteva di essere internet e cosa invece è diventata? «Da utopia di libertà a distopia di sorveglianza: come fosse sottesa un’ideologia ben precisa, che ci vuole tutti connessi ma tutti precari, e per la quale i diritti diventano un intralcio al libero mercato di ogni cosa, la politica diventa un sottodominio della tecnologia, le persone assistenti dei robot …». Fabio Chiusi, blogger e giornalista friulano, autore del blog “ilNichilista”, ha affidato al suo ultimo libro “Critica della democraziona digitale” (Codice edizioni) un primo, temporaneo bilancio sulle aspettative che ci erano state dischiuse da internet e da un mondo formato web: un panorama contraddittorio, ricco di potenzialità ma anche di insidie. Del nostro presente e del nostro futuro in perenne connessione, per capire se si tratta di utopia o del suo contrario, Fabio Chiusi parlerà a Pordenone nell’ambito del secondo appuntamento della rassegna “Il futuro è oggi”, ideata e

Fabio Chiusi

Fabio Chiusi

promossa dal Gruppo Servizi Cgn con la Fondazione Pordenonelegge, curati dagli scrittori Gian Mario Villalta e Alberto Garlini che saranno anche guida dei laboratori interattivi previsti a conclusione di ciascun appuntamento. “Il futuro connesso è utopia o il suo contrario?” titola l’incontro in programma domani, martedì primo marzo, alle 18.15 presso la sede Oceano del Gruppo Servizi CGN in Via Jacopo Linussio 1/B – Pordenone. Un’indagine dedicata ai collaboratori CGN ma aperta anche al pubblico, che si estenderà dalla lezione a un successivo laboratorio creativo, della durata di un’ora circa, condotto da Gian Mario Villalta e Alberto Garlini, per approfondire le questioni in campo, stimolare un atteggiamento critico da parte dei corsisti e la ricerca di materiali originali, anche attraverso il supporto di bibliografie, spunti tematici, ipotesi di analisi da vagliare. «Non si tratta solo di internet – spiega ancora Fabio Chiusi – ma di aprire uno sguardo molto più ampio e penetrante su soggetti apparentemente neutri, come Facebook o Uber, che dimostrano la pionieristica lungimiranza della cultura cyberpunk: una corrente culturale che aveva ben previsto i rischi della connessione, del virtuale, del dominio monopolistico di pochissimi giganti tecnologici. Il tutto in un’era in cui tutti parlavano di digitale come panacea. Ma adesso, chi parla più delle ‘profezie’ di William Gibson e Bruce Sterling? Eppure sono eloquenti, e parlano da sole le ultime immagini di Mark Zuckerberg che passeggia sorridente a Barcellona, in una sala traboccante di persone con visori per la realtà virtuale: tutti iperconnessi, e tutti così distanti dal loro stesso spazio-tempo …». Fabio Chiusi, (Udine 1980) collabora con il “Corriere della Sera”, “l’Espresso” e altre testate. Ha pubblicato i saggi: Ti odio su Facebook (Mimesis, 2010) e Nessun segreto. Guida minima a Wikileaks (Mimesis, 2011). Il suo ultimo libro è Critica della democrazia digitale (Codice Edizioni). Iscrizioni e informazioni presso Fondazione Pordenonelegge, tel – Via del Castello 4/a, Pordenone Tel. 0434.1573100 email [email protected] www.pordenonelegge.it

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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