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Lunedì 19 agosto PORDENONE BLUES FESTIVAL

Lunedì 19 agosto l’Estate in Città si tinge di blues con la giornata inaugurale del Pordenone Blues festival al Convento di San Francesco. Presentazione alle 18, mini conferenza alle 20.45, concerto di Bob Margolin alle 21.15. La presentazionesarà un momento per conoscere il programma, ma anche i numerosi attori che partecipano al progetto tra cui Sabina Maffei Plozner, Gianna Buongiorno, Slow Food Pordenone per il “Blues, Food & Wine – la musica della terra”, Cem per il IV Blues & Black Music Contest FVG 2013, Omino Rosso e Pordenone Pensa per l’Incontro con l’autore, Ascom per il concorso la vetrina più bella, vini ufficiali dei festival con i relativi produttori, Cinemazero per Il cinema incontra il blues, Giuliano Marzinotto per la Mostra del vinile, Avis e Aido.

Bob Margolin

Alle 10.45 Davide Grandi redattore di riviste del settore, , e Antonio Boschi: Presidente Ass. Rootsway Parma, entrambi membri del board dell’European Blues Union e organizzatori delle selezioni italiane per l’European Blues Challenge condurranno una breve chiacchierata sui diversi  aspetti della musica afroamericana nel vecchio continente: ha ancora senso suonare la musica dei neri, produrre dischi, organizzare concerti, serate, scrivere recensioni? Le 12 battute riescono ad avvicinare il Friuli e la Sicilia?  Ci sono nuovi sviluppi a livello europeo per questa forma d’arte e di cultura “povera” ma immediata e istintiva?

Alle 21.15 la sezione Blues internazionale si apre con Bob Margolin, una leggenda vivente con un’intervista concerto. Una serata che svelerà i retroscena dell’ambiente del blues grazie agli aneddoti e alla musica di Bob Margolin, un grande musicista che è stato al fianco di Muddy Waters dal 1973 al 1980, e che ha imparato direttamente da lui i segreti del blues più profondo.Insieme i due hanno prodotto album divenuti storici ed importantissimi per generazioni di musicisti, portando Bob a suonare in tutto il mondo e a salire su centinaia di palchi, tra cui quello di “The Last Waltz”, film-concerto diretto da Martin Scorsese nel 1976. Negli anni ’80 Margolin ha collaborato con numerosi artisti tra cui Steve Jacobs, Big Joe Maher, Tom Principato, Fats Jackson, Sweet Betty, Nappy Brown e Jimmy Rogers. Negli ultimi anni si è distinto per un’intensa attività artistica solista al fianco di icone della musica mondiale, come Bob Dylan, Eric Clapton, Allman Brothers, Rolling Stones, Pinetop Perkins e Hubert Sumlin. Molte le sue candidature ai Grammy e le vittorie di prestigiosi premi come:

Il suo album è stato anche nominato nella categoria “Acustic Album” ed è vincitore del KBF Award. Durante la serata, condotta da  Orazio Cantiello e Davide Grandi in collaborazione con Edizioni L’Omino Rosso e Pordenone Pensa, Bob Margolin si esibirà accompagnato da grandi musicisti internazionali a sorpresa. Ingresso libero.

 

Si conclude con l’Ottocento lunedì 19 agosto alle 21 in Biblioteca Civica, il progetto Distanze – itinerari teatrali nella letteratura di viaggio a  cura del Teatro della Sabbia, durante il quale tre narratori portano alla luce i frammenti testuali citati in forma di testimonianza, manoscritti trovati in una bottiglia, note di viaggio dimenticate in antichi bauli o chiusi in valigie polverose e segnate dal tempo: viaggiano nelle epoche  muovendosi su diligenze, carrozze, carri, galeoni, navi, battelli, treni, macchine, biciclette e a piedi, attraversando mappe, radure, città, paesi, nazioni, sentieri e strade. Il terzo ed ultimo itinerario prevede due approfondimenti: il viaggio fisico e il viaggio mentale fin nelle sue pieghe più intime. Esso si aprirà dunque sulle suggestioni narrative riportate nei viaggi che Forster intraprese verso l’India colonizzata dall’Impero Britannico, attraverso due tra i più rappresentativi racconti della sua produzione: Il viaggio più lungo e Passaggio in India. Da lì il passo sarà breve verso altri autori che hanno parlato dell’India, spesso non trascurando analisi sociale, politica e culturale sono svariate: Un Natale a Ceylon e altri racconti indiani di Gozzano, I profumi dei viaggi di Kipling, Viaggio in India – Racconti indiani di Hesse fino a L’odore dell’India di Pasolini, Un’idea dell’India di Moravia ed Esperimento con l’India di Manganelli. Accanto c’è il viaggio come dimensione mentale, quasi un viaggio nei labirinti del pensiero con: La ricerca del tempo perduto di Proust, La passeggiata di Walser, Ulisse di Joyce, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares di Pessoa, Al faro della Woolf, Knulp di Hesse, Viaggio al termine della notte di Celine, Se questo è un uomo e La tregua di Levi. La dimensione meditativa e spirituale del viaggio e l’idea di scoperta ad esso connessa verrà testimoniata da : Viaggio in Italia di Giono, Le vie dei canti, Anatomia dell’irrequietezza, In Patagonia, Ritorno in Patagonia, Che ci faccio qui? di Chatwin, La ricerca delle radici di Levi, Narratori delle pianure e Fata Morgana di Celati. I viaggi nelle terre d’Africa: Passeggiate africane di Moravia, Avventure in Africa di Celati. Testi poetici italiani e stranieri. E non mancheranno testi di canzoni che raccontano il viaggio di autori o band come Bob Dylan e i Beatles, Tanti ancora sono gli autori i cui testi sono in fase di accurata ricerca, per citarne solo alcuni: Moerike, Baudelaire, Kafka, Mann, Hemingway, Borges, Yourcenar, Morante, Ortese, Marai, Tabucchi, Magris, Marquez, Sepulveda. Non ultimo l’autore che più di ogni altro rappresenta compiutamente l’idea di viaggio in tutte le sue sfaccettature: Italo Calvino, ne Le città invisibili, in Se una notte d’inverno un viaggiatore e nel Castello dei destini incrociati. Ingresso libero

 

Geraldine Chaplin

Il film “E se vivessimo tutti insieme” di Stéphane Robelin (con  Geraldine Chaplin e Jane Fonda) proposto da Cinemazero per ilCinema sotto le stelle dell’Estate in Città lunedì 19 agosto alle 21 in piazzetta Calderari affronta con realismo e leggerezza – attraverso la storia di due coppie sposate e un single impenitente, tutti ultrasettantenni, alle prese con le malattie del cuore, delle cellule o della memoria che decidono di vivere tutti assieme  -, una condizione sociale e antropologica tutta contemporanea, qual è il numero crescente di anziani che vivono in buone condizioni di salute, desiderosi di dire e fare (anche sesso) il più possibile e contrari all’idea di starsene a poltrire in una deprimente attesa della fine: una condizione, esplicita Jane Fonda, per la quale siamo a dir poco impreparati. Il tutto raccontato attraverso l’espediente di uno studente con la videocamera. Ingresso libero.

 

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