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PORDENONE Martedì 30 luglio ESTATE IN CITTA’

Martedì 30 luglio l’Estate in Città comincia alle 18 in Biblioteca Civica con il viaggio nella letteratura: Gianni Pignat, attraverso immagini e racconti ci accompagnerà sulle orme di Ibn Battuta, il Marco Polo d’Oriente. Nato nel 1304 a Tangeri, Abu ‘Abdallah Ibn Battuta è unanimemente riconosciuto come il più grande viaggiatore dell’epoca pre-moderna. Compì spedizioni non solo nelle regioni centrali dell’impero islamico, ma raggiunse anche le sue remote frontiere, India, Indonesia, Asia centrale, Africa orientale e Sudan, attraverso l’equivalente di 44 paesi moderni. Dopo una carriera durata 29 anni, Ibn Battuta redasse un libro di viaggi che è, a suo tempo, resoconto di avventure e ampio ritratto del mondo cosmopolita di principi, mercanti, studiosi e religiosi musulmani con cui venne in contatto nel corso della sua vita. Seguendo la vicenda e i viaggi di Ibn Battuta, Gianni Pignat racconterà gli stessi luoghi con proprie immagini e aneddoti. 

Gianni Pignat, dopo la laurea in architettura, ha conseguito il diploma d’arte applicata e fotografia presso l’Istituto d’Arte di Udine, dove ha insegnato fotografia. Fotografo di viaggio, è autore di testo e immagini di quattro libri fotografici, Gracias por venir a Colombia, Herat, Afghanistan, Sudan, Tuol Sleng, Cambogia. Ha svolto una ricerca documentaria e fotografica su Tina Modotti. Ha collaborato alla realizzazione di documentari per la televisione francese: Une petite pierre, Que viva Tina e Goli Otok. Sue fotografie sono state pubblicate in riviste e periodici, come ad esempio il domenicale de «Il Sole 24 ore». Oltre che con la fotografia, si esprime con la grafica, la pittura e la scultura, utilizzando materiali quali la ceramica, il metallo, il legno. Molte delle sue opere grafiche sono state utilizzate per copertine di libri e manifesti. Ingresso libero

Con martedì 30 luglio il mini tour cittadino nelle location private, “Teatro in casa, anzi in giardino” a cura della Scuola Sperimentale dell’attore per l’Estate in Città, arrivato all’ultimo appuntamento,  a casa Pegolo, via Lancieri di Monferrato 3, alle 19. Un’iniziativa che ha riscosso grande successo, sia per la qualità dello spettacolo presentato, sia per il piacere di disporre, per fruire lo spettacolo e per farlo seguire di chiacchiere e di buonumore, di un giardino privato, con le sue dimensioni di concentrazione e di civiltà, e con il suo segnale di apertura e di augurio all’incontro e alla condivisione. Essendo uno spettacolo modulare il mix di Storie di Pulcinella e della Gegia, comico e raffinato, è stato sempre diverso e lo sarà anche per quest’ultimo appuntamento in zona Ospedale. L’ingresso è libero, e, come libere e gradite sono le collaborazioni spontanee all’aperitivo. 

 

Dalla Loggia Municipale alle 20 partirà la salutare passeggiata in nordic walking a cura della Polisportiva Villanova.

 

Quella del 30 luglio alle 21.30 al Chiostro di San Francesco sarà una delle serate più ricche e innovative di questa edizione X di FMK (parte del calendario di Estate in città del Comune di Pordenone), che Cinemazero – con la partnership progettuale di FriulAdria Crédit Agricole – ha voluto estendere all’incursione nel campo della video arte che caratterizzerà questo appuntamento con alcune presenze autorevoli. Il critico e curatore Fabiola Naldi (collaboratrice anche di testate come Flash Art, Around Photography e Sentire Ascoltare.com) accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso un mezzo e un’espressione artistica tipicamente contemporanei, alla scoperta delle opere più significative di questo genere attiguo a quello abitualmente proposto a FMK, grazie anche alla sua ultima pubblicazione: “Tell a vision”. La Naldi ha convogliato anni di militanza critica, ricerca – collabora con il corso di Storia dell’Arte Contemporanea dell’università di Bologna – e lunghi confronti con artisti per redigere “non un libro sulla storia e sulla critica della video arte bensì un volume tra la storia e la critica di una delle più importanti pratiche artistiche del secondo Novecento”, per capire e riuscire a spiegare i numerosi corto circuiti che dalla nascita della settima arte si sono verificati tra questi ambiti. La presentazione in anteprima italiana dell’ultimo lavoro di Marotta&Russo, “Bad Smile”, si pone come perfetto esempio di questi sconfinamenti: il Video Wall infatti ben rappresenta la ricerca che il duo di artisti porta avanti nell’ambito del linguaggi digitali contemporanei, riconnettendo le riflessioni messe in campo. Il loro studio disegna i confini espressivi e concettuali di un personale neoumanesimo digitale, grazie ad una continua sperimentazione nell’ambito dei linguaggi e delle logiche digitali contemporanee. Un attraversamento dei generi che sfrutta lo spazio aperto di FMK per entrare in relazione con il pubblico con un lavoro ironico ed empatico, che vuole riportare al centro dell’attenzione l’essere umano ampliato ed esteso dalle tecnologie. Con “Bad Smile” Marotta&Russo cercano la complicità con lo spettatore, che conosce bene quel “sorriso cattivo” perché spesso è costretto ad indossarlo. “Questa animazione raffigura molto bene anche la fase post-internet che viviamo, caratterizzata dall’uscita delle tecnologie dal monitor degli uffici o delle case e sempre più immersa nel reale (pensiamo ai gps o alla diffusione degli smartphone, protesi ormai irrinunciabili): siamo sempre circondati dalla nuvola di dati che però portiamo ad un nuovo tipo di confronto con il mondo. Così l’aggressione che la proiezione sembrerà mettere in atto contro le pareti del chiostro potrà riuscire ad aprire un ulteriore varco. Non soltanto il nostro lavoro di artisti, ma anche il confronto con gli studenti dell’Accademia in cui insegniamo ci mostra quotidianamente questo sorriso amaro. Nei ragazzi pieni di talento che non riescono a trovare la strada assume l’efficace immagine di moscerini schiacciati contro il parabrezza, rendendo universale, soprattutto in questo momento, quel senso di frustrazione provocato dalla presenza di un inaspettato, spesso invisibile ostacolo”.
Il tutto senza dimenticare i corti in concorso che il pubblico sarà chiamato anche questa sera a votare: “Funny webcam effects” di Néstor Fernàndez (Spagna), “Mariposa” di Homideh Moeinfar (Svezia), “No aguanto a tus padres” di Javier Cano (Spagna), “Gravity” di Pau Camarasa, “Pool” di Juan Del Rio, “Us-noi” di Alex Lora, “The fallen” di Pau Camarasa. Gli Amici di Bambi hanno poi affidato la colonna sonora di chiusura a Petrina, cantautrice italiana che David Byrne ha scelto per le sue radio playlist, capace di alternare abilmente le proprie composizioni a trasfigurazioni di brani di altri autori, rivisitandole con esuberante inventiva. Ingresso libero.

 

www.comune.pordenone.it/estate

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