Il Progetto PASS – Prima Accoglienza Stranieri a Scuola – del dell’Ambito Urbano 6.5 è stato premiato dall’Europa concedendo un finanziamento di 200 mila euro provenienti dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi. E’ risultato secondo a livello nazionale su 158 progetti presentati.
Pordenone città è caratterizzata da una forte presenza di immigrati, il 16% della popolazione di 104 etnie diverse, e ad esempio gli studenti figli di immigrati a Pordenone centro sono il 33,4% della popolazione scolastica. E’ quindi inevitabile la trasformazione della domanda sociale che richiede interventi per favorire l’inserimento socio-scolastico dei bambini e dei ragazzi.
Il progetto PASS nasce quindi per rispondere alle problematiche legate alle nuove identità dei minori nelle famiglie che in particolare vivono il ricongiungimento, mira a favorire la comprensione della lingua e si propone di aiutarli a decodificare i messaggi della nuova realtà e sostiene il loro inserimento scolastico in corso d’anno.
L’obiettivo del PASS che si inserisce nella progettazioni generate dal Forum minori e famiglia del Piano di Zona dell’Ambito 6.5, si propone di realizzare l’accoglienza e l’inserimento dei minori appena ricongiunti alla famiglia, sviluppare l’integrazione nella attività sportive ed ricreative extrascolastiche, favorire l’apprendimento dell’italiano e facilitare il dialogo e lo scambio interculturale. Si tratta di un importante investimento sia culturale che di risorse sul tema della Città educante, finalizzato al miglioramento del sistema educativo della comunità a partire dagli interventi sociali mirati nelle scuole.
Fra le iniziative operative del progetto, curate da un equipe di facilitatori, sono previsti incontri di coordinamento nelle scuole, interventi di accoglienza, laboratori ludici, azioni di supporto per i minori con difficoltà di studio, coinvolgimento delle famiglie, laboratori interculturali, corsi di formazione per insegnati e per genitori.
I beneficiari del progetto PASS sono almeno 300 minori che si sono ricongiunti alle famiglie di età compresa tra i 6 e 14 anni di entrambi i sessi, provenienti principalmente dal Ghana, Bangladesh, Albania, Colombia, Congo, Ucraina, Angola, Costa d’Avorio, Moldavia, Niger, Repubblica Dominicana e Statu Uniti.
Il sindaco Claudio Pedrotti ha espresso la propria soddisfazione per le finalità del progetto in un territorio dove il concetto dell’accoglienza ha una lunga storia, per essere riusciti a catalizzare l’attenzione su un problema serio e per avere reperito fondi europei per attuare il progetto stesso. Stefano Franzin responsabile dell’Ambito Urbano ha sottolineato come il pubblico possa essere competitivo nel sociale e che l’educazione, su cui si fonda il PASS, può diventare uno dei fattori per uscire dalla crisi mentre Tiziana Da Dalt, responsabile del progetto, lo ha illustrato mettendo in luce le problematiche che vivono i minori nella fase del ricongiungimento familiare, da superare con con l’aiuto di azioni mirate condotte tra gli altri, anche da facilitatori con conoscenza di lingue ed esperienza di vita all’estero.
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