L’alta qualità letteraria si sposa con la partecipazione di pubblico. Un festival dedicato ai giovani e alle scuole
Seimila presenze in città, con un incremento del 20% rispetto all’edizione 2014. Eventi con il tutto esaurito. Più di mille libri venduti. Sono alcuni dei numeri che testimoniano il successo della XXI edizione del festival Dedica di Pordenone. L’unica nota stonata ha riguardato il protagonista dell’edizione 2015, lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, costretto a metà settimana al ricovero in ospedale per una sospetta polmonite. “Lucho”, come viene chiamato scherzosamente dagli amici, ha fatto sapere attraverso il suo staff di essere tranquillo e in buone mani. Lo scrittore ha dovuto così annullare la partecipazione agli eventi del festival, che hanno riscosso comunque un grande successo. Il picco è stato raggiunto venerdì sera con il concerto dei Modena City Ramblers, al quale hanno assistito più di mille persone. Al termine della serata, molti hanno voluto lasciare la propria firma su un manifesto del concerto che sarà consegnato a Sepúlveda per fargli sentire tutto il calore dei tanti ammiratori.
Soddisfazione per il successo dell’edizione 2015 ha espresso Franco Verziagi, presidente dell’associazione Thesis che organizza il festival. Verziagi ha spiegato come sia stata costante anche la partecipazione di pubblico ad “Aspettando Dedica”, dieci tappe di avvicinamento alla rassegna organizzate fra Friuli e Veneto. «La formula unica del festival e la popolarità del protagonistia – ha evidenziato – ha poi permesso a Dedica e a Pordenone di essere presente, per più settimane, sulle pagine culturali dei più importanti media nazionali e non solo e di contribuire a costruire, come ha sottolineato più volte il sindaco Claudio Pedrotti, un sistema di relazioni che rende Pordenone una città straordinaria, aperta, che gode collettivamente della letteratura e che fa della cultura una sua cifra e un suo punto di forza». Il festival Dedica testimonia l’amore del pubblico per la letteratura. «Si è confermata l’ipotesi di partenza – ha spiegato il direttore artistico Bruno Arpaia – in base alla quale l’alta qualità letteraria può e dovrebbe sposarsi con la partecipazione di pubblico, con emozioni, valori e passioni, sentimenti dei quali la Dedica a Sepúlveda è stata particolarmente ricca».
Dedica si conferma, ancora una volta, come festival dei giovani. 1.500 i bambini che hanno seguito le tre repliche degli spettacoli all’auditorium Concordia, 600 gli studenti delle superiori che hanno avuto il privilegio di un incontro emozionante a tu per tu con Sepúlveda al Teatro Verdi, altri 600 quelli che hanno preso parte al concorso “Parole e immagini per Sepúlveda”. Un percorso, quello del festival, iniziato già nel novembre scorso con gli incontri nelle scuole, nel corso dei quali Bruno Arpaia ha raccontato Sepulveda a più di 800 studenti, arricchito anche dal lavoro dei blogger del Liceo Grigoletti in collegamento con il Salone del libro di Torino e dal concorso dell’Irse “Europa e Giovani 2015” che riserva un premio speciale collegato a Dedica agli studenti universitari.