Le Olimpiadi del canottaggio potrebbero parlare triestino, dopo le ottime performance di Sfiligoi e Tedesco sul 4 senza pesi leggeri alla XXX edizione del Memorial d’Aloja sul lago di Piediluco. Un’edizione molto particolare quella che sul lago umbro, sede del Centro Nazionale, vedeva in gara 26 nazioni in quasi tutte le specialità del canottaggio assoluto, ed alcune junior, con la nazionale alla ricerca di conferme prima delle prove decisive: la prima di Coppa del Mondo a Varese tra due settimane e le qualificazioni olimpiche di Lucerna a maggio. Una nazionale, quella italiana, che ha trovato solo in parte la sua fisionomia, ancora alla ricerca delle formazioni più veloci prima di decisioni importanti, e che anche nel 4 senza pesi leggeri, barca già qualificata per Rio, ma ampiamente migliorabile rispetto ad Aiguebelette 2015, in rodaggio per trovare le combinazioni migliori tra otto uomini. Tra questi Piero Sfiligoi e Lorenzo Tedesco del Saturnia (assieme a Tuccinardi e Gravina), autori di due prestazioni eccellenti su Italia 2. Primi al sabato di quasi 2 secondi, lasciavano basiti gli avversari favoriti dal pronostico, transitando per primi sul traguardo. Le parole a caldo di Sfiligoi: “Della regata di sabato siamo rimasti molto soddisfatti, quasi sorpresi oserei dire: certamente siamo partiti con l’idea di battere l’altro equipaggio italiano, o perlomeno di arrivare il più vicino possibile. Nei giorni precedenti alle gare abbiamo fatto una modifica alla barca e l’abbiamo impostata con la coppia centrale a pari; questo ci ha concesso di stare molto più lunghi durante la gara e di riuscire a gestire meglio la fatica.” Alla domenica ancora una gara di altissimo livello per i due atleti del Saturnia allenati da Barbo, che dopo aver lottato dalla partenza punta a punta, passavano il traguardo quasi in simultanea con Italia 1 (La Padula, Di Seyssel, Oppo, Goretti), staccati di soli 89 centesimi. Sono le parole di Tedesco: “Per quanto riguarda la gara di oggi (domenica) sapevano che il 4 senza italiano che ha qualificato la barca per Rio, avrebbe fatto una partenza bruciante reduci, dalla gara di sabato, per tentare di metterci da subito in difficoltà. Noi da parte nostra non ci siamo scomposti e abbiamo mantenuto il contatto fino all’ultima frazione di gara, dove abbiamo tentato con una zampata finale di superarli, ma per 8 decimi non ci siamo riusciti. Ad ogni modo il riscontro di queste due giornate non può che essere positivo e siamo fiduciosi per il prossimo appuntamento internazionale che sarà la prima prova di Coppa del Mondo, dove gareggeremo con questa formazione.”
Soddisfatto il tecnico del Saturnia Spartaco Barbo, DT della nazionale under 23 che dichiarava:“Nonostante i cambi della barca olimpica, il distacco tra i due equipaggi (con quello di Sfiligoi e Tedesco: n.d.r.) è minimo ed alla Coppa del Mondo si va così. Gar di buon valore per Mansutti che ha trascinato l’otto under 23 al sabato giungendo alle spalle dell’otto assoluto, ed alla domenica negli ultimi 500 metri è anadato a riprendere il secondo otto senior arrivando davanti. A Varese saranno quindi presenti anche Mansutti sull’otto under 23 e Morganti sul 4 di coppia under 23 con i quali faremo un raduno preparatorio a Pusiano a partire da sabato prossimo.”
Ancora tra i senior (con obiettivo soprattutto i Campionati del Mondo Universitari di Poznan a settembre), bronzo in entrambe le giornate per Federico Parma (Saturnia), nel due senza pesi leggeri assieme al lombardo Nicoletti, al sabato 5° posizione per la Molinaro (Saturnia) nel doppio pesi leggeri assieme alla Maregotto, ed alla domenica, 4° posto per Morganti (Saturnia) nel 4 di coppia e per Mansutti nel 4 senza, 5° posto per Brezzi Villi e Ferrarese (Saturnia) nel 2 senza senior, e 6° per Martini (Padova) nel singolo senior.
Tra gli junior, in gare con minor partecipazione di equipaggi stranieri, ma utili al DT azzurro per le prossime convocazioni in squadra nazionale: Beatrice Millo (Saturnia), in non perfette condizioni fisiche giungeva 4° al sabato nel 2 senza assieme alla Caverni, confermando la posizione alla domenica, esprimendosi decisamente meglio. Il due senza di Flego e Prelazzi (Saturnia), giungevano 4° al sabato e 5° alla domenica con una condotta di gara molto aggressiva alla continua ricerca del miglior risultato, ma opposti sempre alle nuove formazioni miste che dimostravano maggiore potenza. Finale meritata infine per Ferrio sempre nel 2 senza: un buon passo avanti in proiezione maglia azzurra.