Durante la seduta di ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la Legge regionale 15/2014, relativa alle normativa contrattuale del Comparto unico abrogate a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 54/2014.
La notizia di questa decisione è particolarmente importante per il Comune di Trieste, in quanto consente di dare il via libera definitivo, fra gli altri provvedimenti, al processo di stabilizzazione di oltre duecentoquaranta lavoratori nell’area educativa e nell’area sociale dell’amministrazione triestina. A seguito della sentenza delle Corte Costituzionale il Comune, alla pari degli altri enti locali della regione, non avrebbe potuto assumere i lavoratori necessari a garantire lo stesso standard nell’offerta dei servizi, poiché si sarebbe verificata la conseguente perdita di oltre 200 posti di lavoro e il taglio del 30% dei servizi attualmente erogati negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia, nei ricreatori e nei SIS.
Proprio la forte iniziativa del Comune di Trieste, in accordo con la Regione e la piena collaborazione del Governo, ha consentito di ottenere questo importante risultato che risponde ai bisogni di qualità del servizio e al tempo stesso dà garanzie occupazionali, particolarmente importanti in questo momento storico. ” E’ un grande successo per la nostra amministrazione, che dall’agosto 2011 ha posto tra le priorità la questione della stabilizzazione del personale educativo” sottolineano gli assessori comunali Antonella Grim e Roberto Treu. “Grazie infatti a questo importante risultato -ribadiscono Grim e Treu- non solo le 240 persone non perdono il posto di lavoro, bensì verranno assunte stabilmente, situazione rara e straordinaria in questo difficile momento storico”.
I due assessori della giunta Cosolini, confermano inoltre che, proprio in questi giorni si stanno concludendo i rapporti con le rappresentanze sindacali per definire i criteri per stilare le graduatorie, che consentiranno l’accesso a coloro che possiedono i requisiti, 36 mesi di lavoro al Comune di negli ultimi 5 anni. I bandi saranno resi pubblici nella terza decade di ottobre per poter stilare le graduatorie entro il mese di dicembre, affinché i lavoratori possano prendere servizio a tempo indeterminato a gennaio.