Crudo&cotto. La fortuna della ciotola. Dagli scavi di via Brenari al design Galvani”. Saranno le ceramiche e in particolare le ciotole, le protagoniste della prossima esposizione organizzata dal Museo Etnografico del Friuli.Nell’ambito della rotazione annuale che il museo opera per valorizzare il proprio patrimonio, palazzo Giacomelli propone a partire dal martedì 21 nella sala delle “Arti del Fuoco” un nuovo allestimento sulle manifatture legate alla capacità trasformatrice della materia a contatto con il fuoco, ovvero metalli, ceramica e vetro.La ciotola è un manufatto di antica storia, utilizzato lungo i secoli per l’uso alimentare, ma anche di speziali, per raccogliere la spillatura della botte, miscelare ingredienti. Nei pressi del Museo Etnografico, durante scavi (in via Brenari e in via Grazzano) sono emersi esempi di antiche botteghe rinascimentali e settecentesce, ma con l’Ottocento l’uso della terraglia ha favorito la massima diffusione di questa suppellettile con decori gradevoli e forme svariate.I “creps”, com’erano denominati in friulano, erano venduti nei mercati e proprio in via Zanon c’erano gli ambulanti che sui loro teli stendevano la merce. Di paese in paese giravano anche i “conciabrocche” che provvedevano a riparare le stoviglie incrinate. Le fabbriche per laterizi un po’ dappertutto accanto a tegole e coppi provvedevano anche a infornate di scodelle, terrine.La mostra, così come l’intero museo, è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17 (fino alle 19 durante l’orario estivo). Per informazioni: 0432 271920.