Un appuntamento con la storia della musica della canzone italiana, dalla beat generation a oggi, raccontata da due leoni del palcoscenico insieme finalmente dal vivo per Folkest al Castello di Udine martedì 9 luglio alle 21.15: Shel Shapiro e Maurizio Vandelli. Dopo la calorosa accoglienza del loro album “Love and peace” (Sony Music) ricevuta dalla critica e dal pubblico, la “strana coppia” formata da Shel Shapiro e Maurizio Vandelli arriva anche a Udine con il loro “Love&Peace Live Tour”. Uno spettacolo di oltre due ore, improntato sulla storia delle loro carriere: non solo Equipe 84 e The Rokes, ma anche sui loro percorsi individuali che tanto hanno dato alla scena musicale italiana, dove non mancheranno cover di celebri hit italiane ed internazionali legate, naturalmente, alla loro storia.
La loro proverbiale rivalità verrà affrontata con la consueta ironia di due artisti che, delle loro differenza, hanno fatto un punto di forza, unendosi per un progetto comune.
Un suggestivo viaggio nella musica, nel linguaggio, nelle immagini e nelle emozioni di intere generazioni, che si ritroveranno magicamente insieme per una sera, senza divisioni o contrasti, uniti dalla comune passione per le sette note.
“Quando saliamo su un palco riusciamo ancora a sentire il brivido e l’energia di una volta. Insieme tireremo fuori una carica che per molti potrebbe essere inedita” racconta Shapiro “All’epoca non avremmo mai pensato di essere ancora qui, cinquant’anni dopo. Il momento però è quello giusto” aggiunge Vandelli, e concludono “Abbiamo un compito e un dovere, anche alla nostra età, ed è quello di emozionare il prossimo”.
La musica sarà il centro di quest’attesissimo spettacolo, per regalare al pubblico le emozioni evocate dal loro vasto e storico repertorio, parte integrante ormai dell’immaginario collettivo degli italiani. I brani contenuti in “Love and Peace” avranno un ruolo centrale nella scaletta (Che colpa abbiamo noi; Tutta mia la città; Un angelo blu; Bang bang; E’ la pioggia che va; Io ho in mente te; Bisogna saper perdere; Io vivrò senza te; You raise me up ,When you walk in the room; Piangi con me; Nel cuore e nell’anima; 29 settembre), insieme a tanti classici del repertorio.
Shel Shapiro e Maurizio Vandelli rappresentano la voglia di comunicare e di vivere la positività e la bellezza della musica come grande forza aggregante, e questo spettacolo sarà un affascinante viaggio nella musica, nel linguaggio, nelle immagini e nelle emozioni di intere generazioni, che si ritroveranno magicamente insieme, senza divisioni o contrasti.
Sul palco con Shapiro e Vandelli una band di eccellenti musicisti: Alessio Saglia alle tastiere, David Casaril alla batteria, Gian Marco De Feo e Daniele Ivaldi alle chitarre acustiche ed elettriche, e Massimiliano Gentilini al basso.
SHEL SHAPIRO
E’ lo pseudonimo di David Norman Shapiro, cantante, musicista, attore e produttore discografico inglese, leader dello storico gruppo The Rokes, quattro ragazzi inglesi che vendettero milioni di dischi e segnarono profondamente l’immaginario delle giovani generazioni di allora tra musica, costume, politica e società. Sciolti i Rokes nel 1970 Shapiro diventa uno dei più ambiti e ricercati operatori del dietro le quinte della canzone, come autore, arrangiatore e produttore di artisti italiani tra i quali: Mina, Rino Gaetano, Patty Pravo, Alberto Camerini, Riccardo Cocciante, Mia Martini, I Decibel di Enrico Ruggeri, David Riondino, Eugenio Bennato e altri. Fra i brani composti da lui: Era per Wess e Dori Ghezzi, per l’Eurovisione Song Festival del 1975, E poi per Mina, Non ti bastavo più per Patty Pravo, Quante volte per Mia Martini, Stupidi per Ornella Vanoni. Dopo aver arrangiato e prodotto i dischi Cervo a Primavera e Cocciante, nel 1982 scrive con Mia Martini il brano Quante volte e produce il disco Quante volte… ho contato le stelle. Negli anni Ottanta Shel vive tra Miami, Città del Messico e Madrid dove produce con successo molti cantanti latino-americani. Rientra brevemente in Italia per registrare Per Amore della Musica primo suo lavoro dopo la fine dei Rokes. Dopo Backstage: Il grande sogno ideato insieme a Gianni Minà, si interessano di lui il cinema e la televisione e viene chiamato a interpretare ruoli da protagonista (Vento di Ponente, Eldorado, Operazione Rosmarino e Il nostro matrimonio è in crisi e il film Il giorno + bello). Esperienze non del tutto nuove visto che nel 1970 era stato diretto da Mario Monicelli in Brancaleone alle Crociate.
Sfuggito per sua determinazione alle operazioni di revival, oggi Shapiro è, per i suoi percorsi artistici e creativi e per le diverse e molteplici esperienze, un artista maturo che trova amplificati il carisma e la personalità che lo hanno sempre caratterizzato. Nel 2006 si è occupato dell’adattamento in lingua inglese di alcuni brani classici del repertorio di Fabrizio De Andrè per Patti Smith. Nel 2008 compare in Anna e i cinque su Canale 5. Nel 2009 con la canzone È la pioggia che va si è aggiudicato la vittoria della prima edizione della trasmissione di RaiUno Ciak… si canta! condotta da Eleonora Daniele. E’ stato la voce narrante di Pierino e il Lupo eseguito dall’Orchestra del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano diretta da Amedeo Monetti, ha portato nei teatri italiani Sarà una bella società, un’opera teatrale scritta da Edmondo Berselli. Successive produzioni teatrali e musicali sono Beatnix la storia della nascita della Beat Generation scritto insieme a Edmondo Berselli, Shylock – Il mercante di Venezia in prova di Shakespeare, con la regia di Roberto Andò e Moni Ovadia per il Teatro Stabile di Bologna, fa Caifa in Jesus Christ Superstar” diretto da Massimo Romeo Piparo, Eccolo di nuovo – il concerto, HAMBURG 1963 – The club tour ‘Back to the Roots”. In veste di autore con Marco Cavani ha pubblicato il libro Io sono immortale per Mondadori. Nel 2016 lo abbiamo visto anche nel film di produzione americana All roads lead to Rome (Tutte le strade portano a Roma) con Sarah Jessica Parker, Raoul Bova, Claudia Cardinale. Sempre nel 2016 ha girato il film di Roberto Faenza La verità sta in cielo, film che indaga sulla vicenda di Emanuela Orlandi. Nel 2018 ha girato il nuovo film di Guido Chiesa Ti presento Sofia.
MAURIZIO VANDELLI
Modenese, si forma artisticamente in anni in cui il fermento musicale internazionale era segnato dalla musica beat e dalla musica pop. Inizia a esibirsi con l’amico Victor Sogliani in locali estivi sulla costa romagnola e marchigiana. Con Franco Ceccarelli e Alfio Cantarella diventeranno l’Equipe 84, una formazione che inanellerà una serie senza fine di successi: Papà e mammà, Quel che ti ho dato, Io ho in mente te, 29 Settembre, Tutta mia la città. Nel 1962 ebbe modo di assistere personalmente alle prove di I saw her standing there a Londra. Conosce quindi Paul McCartney, John Lennon, Brian Jones, Richard Lester, Giorgio Gomelsky. Keith Richards e Jimi Hendrix che ospita anche a Milano. Una sera fa ascoltare a Jimi Hendrix il suo assolo di chitarra inciso nel disco Nel ristorante di Alice, totalmente copiato da un assolo di Jimi. Per tutta risposta Hendrix lo abbraccia ringraziandolo. Scopre i Procol Harum in un locale di Londra e si fa consegnare la lacca di A Writer shade of pale che poi porterà alla Ricordi per farla incidere ai Dik Dik, che produrrà discograficamente. Nel 1982, con lo pseudonimo di Key Of Dreams incide la cover di Africa Toto e Maniac, tratta dal film Flashdance. Dopo una collaborazione con i Dik Dik, nel 1989 esce il CD Walzer d’un Blues di Adelmo e i suoi Sorapis, cioè Zucchero, Dodi Battaglia, Umbi Maggi, Fio Zanotti e Michele Torpedine, oltre lo stesso Vandelli.