Nella sua carriera di attore e regista Jurij Ferrini ha saputo destreggiarsi tra autori classici e moderni, spogliando i testi per restituirli nelle loro scarna e pungente nudità. Non fa eccezione l’adattamento di Cyrano de Bergerac che da qualche stagione l’artista piemontese sta portando in tournee in Italia con grande consenso di pubblico e critica. All’inizio della prossima settimana, Cyrano sarà ospite di due teatri del Circuito ERT: martedì 15 gennaio del Benois-De Cecco di Codroipo e mercoledì 16 gennaio dell’Odeon di Latisana. Entrambe le serate avranno inizio alle 20.45. Sul palco, con Jurij Ferrini (anche regista dello spettacolo), saliranno Rebecca Rossetti, Raffaele Musella, Angelo Tronca, Matteo Alì, Francesco Gargiulo, Cecilia Bozzolini, Lorenzo Bartoli, Federico Palumeri ed Elia Tapognani.
Accade qualche volta che il destino di un paese trasformi un elemento della propria cultura in una figura quasi mitologica e che questa, nel tempo, diventi un segno inalienabile dell’identità di una nazione. Così avviene nell’ultimo ventennio del XIX secolo e precisamente verso la fine del 1897, quando una incantevole rivisitazione neoromantica dell’antica fiaba de La Bella e la bestia, si incarna – tra eroismo individuale e vocazione al sacrificio – nelle imprese di un poeta, soldato, innamorato ed idealista, scorticato dalla vita, con un naso brutto e grosso: Cyrano de Bergerac.
«Attraverso Cyrano, – scrive Jurij Ferrini – Edmond Rostand si rivolgeva, secondo il ricordo del figlio Maurice “ad una generazione senza più alcuna fede. I giovani che ascoltavano i colpi inferti all’animo di Cyrano, e che si consolavano con il suo pennacchio, erano già i condannati del 1914”. Rostand diede loro la forza di morire senza disperarsi. Non potendo impedire che morissero da martiri, gli diede il coraggio di essere eroi; ed è per questo che Cyrano de Bergerac è qualcosa di più di una commedia eroica in cinque atti: essa è un vero e proprio inno romantico al valore».
La cifra stilistica di Ferrini si basa su una recitazione cinematografica, agile ma incisiva, mentre sotto la sua attenta direzione, gli interpreti si muovono all’interno di spazi popolati da pochi elementi scenografici insieme funzionali e simbolici.
Maggiori informazioni e prenotazioni chiamando il Teatro Benois-De Cecco (0432 908467) e il CIT Latisana (0431 59288). Info anche al sito www.ertfvg.it.